Il rally delle Borse, arrivato al quinto giorno, mostra i primi segnali di fatica. Ma gli indici sono comunque orientati verso il segno più.
L‘indice MSCI World ha chiuso la quarta seduta positiva di seguito sulla scia delle novità emerse dalla riunione della Fed e veleggia verso la miglior settimana dell’anno con un bilancio provvisorio intorno a +4,40%. Per trovare di meglio bisogna risalire esattamente a un anno fa, alla seconda settimana di novembre, terminata con un +6,60%.
Piazza Affari +5% nella settimana
Piazza Affari +0,63% alle 13,30 saldamente sopra quota 28.500 punti, non è da meno: a questi livelli l’indice Ftse Mib si avvia a chiudere la settimana con il rialzo di quasi il 5%. Fanno ancora meglio, grande novità, anche gli indici delle medium Cap e lo Star, a conferma del ritorno d’attenzione per le azioni del Bel Paese.
A settembre sono aumentati in Italia gli occupati e i disoccupati mentre gli inattivi diminuiscono. Secondo i dati diffusi stamani da Istat, nel mese in esame il tasso di disoccupazione si attesta al 7,4%, dal 7,3% di agosto,
Nel resto del Vecchio Continente da segnalare il rialzo di Bmw +4% e di Kering +2%. Per contro, pesa sul comparto assicurativo lo scivolone di Axa -2,5%: Generali -0,8%, peggio Swiss Re e Allianz –2%.
Ancora acquisti su Nexi, riflettori su Tim e Intesa
In testa al Ftse Mib azionario svetta Nexi (+6,5%), sostenuta dall’attesa di un prossimo passaggio della maggioranza cui sta lavorando JP Morgan. Scala la classifica Intesa Sanpaolo +2,46% dopo la pubblicazione dei conti.
La nota negativa è rappresentata da Telecom Italia (-0,3%); inizia oggi la maratona dei cda che entro domenica sera dovrebbe definire la linea societaria in vista della trattativa per la cessione delle Rete. Vivendi, primo azionista, continua a mandare segnali bellicosi.
Rialzo dei tassi al picco?
A sostenere il rialzo del mercato azionario è la sensazione che il rialzo dei tassi abbia ormai raggiunto il picco. Non è questa però l’opinione di Isabel Schnabel, membro tedesco della Bce che suggerisce la necessità che un ulteriore rialzo per debellare gli ultimi fuochi dell’inflazione.
Per ora i mercati hanno scelto la versione colomba: Il Bund tedesco tratta a 2,71%. Btp a 4,61%. Spread 178, al livello più basso da inizio ottobre. Il mercato si avvia a chiudere l’undicesima seduta positiva sulle ultime dodici con il rendimento al minimo da 5 settimane.
Prima di festeggiare il ritorno del Toro, occorre però attendere gli sviluppo della crisi di Gaza: nel pomeriggio gli hezbollah potrebbero annunciare l’apertura delle ostilità contro Israele dal Libano, allargando ufficialmente il conflitto. Ma per ora gli investitori continuano a dare maggiore enfasi all’evoluzione delle prospettive di politica monetaria e fiscale.
A proposito: l’agenda Isa di oggi è fitta di dati, che potrebbero orientare meglio l’umore degli investitori. Sono previsti: nuovi occupati, tasso di disoccupazione, salari medi, media settimanale ore lavorate, indici Pmi servizi e composito elaborati da S&P Global.
Da questi dati potrebbe emergere l’orientamento della Fed di qui a fine anno. A confortare una lettura soft è il ritorno degli acquisti sui Treasury. Il rendimento decennale è sceso a 4,65%, +1% il bilancio settimanale provvisorio; il biennale (4,98%) si mantiene sotto la soglia chiave del 5%, sui minimi da inizio settembre. Con grandi benefici per il mercato azionario.
Sotto i riflettori Apple -3% nella notte dopo l’uscita dei dati trimestrali. A pesare sui ricavi è soprattutto la Cina, dove le vendite sono risultate pari a 15,08 miliardi, sotto i 17 miliardi previsti dal mercato. Un dato che evidenzia come probabilmente, osservano gli analisti, Apple sta incontrando più difficoltà del previsto in Cina fra la crescente concorrenza di Huawei e le tensioni geopolitiche. È di stamane la notizia che, per la prima volta da quarant’anni, la maggior parte dei commerci cinesi non è avvenuta con Usa, Europa e Giappone ma con i paesi emergenti.