Le borse europee salgono ai massimi da oltre una settimana, spinte al rialzo dai settori healthcare e tech grazie ai risultati societari positivi e dall’allentarsi delle tensioni in medioriente. Piazza Affari avanza dell’1,4% salendo a quota 34.200 punti con solo una delle quaranta blue chip in territorio negativo.
Borsa ultime notizie: l’Europa corre, Londra ai massimi storici
A metà giornata paneuropeo Stoxx 600 è in rialzo dello 0,9%, favorito dal dalla corsa settore healthcare. A spingere al rialzo l’intero comparto è Novartis che avanza del 4,6% dopo aver alzato le prospettive per l’intero anno e riportato risultati trimestrali superiori alle aspettative.
In grande spolvero anche il settore Hi-Tech, trainato dall rally di Sap, che guadagna il +4,7% dopo aver segnato un aumento del 24% dei ricavi cloud nel primo trimestre, raggiungendo i 3,93 miliardi di euro.
Crolla invece Randstad (-6%) a Francoforte. La maggiore agenzia per il lavoro al mondo, ha registrato risultati trimestrali core deludenti. Debole anche il colosso bancario norvegese Dnb, in calo del 3,2%, che ha deluso le aspettative sul margine di interesse trimestrale. A Parigi Renault cede lo 0,6% dopo la trimestrale.
Passando ai listini, Piazza Affari è la maglia rosa, tallonata da Madrid che a metà giornata guadagna l’1,39%. Acquisti a man bassa anche ad Amsterdam (+1%) e Francoforte (+0,96%), mentre Parigi è leggermente più arretrata e sale di mezzo punto percentuale. Il Ftse 100 di Londra sale dello 0,5%, dopo aver toccato un massimo sotrico di 8.075,52 punti, con Jd Sports Fashion (+5,7%) tra i migliori titoli dopo aver annunciato la proposta di acquistare il rivenditore Usa di articoli sportivi Hibbett per circa 1,08 miliardi di dollari.
A Milano Saipem sull’ottovolante, Telecom Italia tonica nel giorno dell’assemblea
Sul Ftse Mib gli occhi sono puntati su Telecom Italia, che avanza del 5,36% del giorno dell’assemblea dopo che Vivendi, pur ribadendo le critiche al board e alla vendita di Netco a Kkr, ha annunciato l’intenzione di astenersi nel voto sul nuovo cda spianando la strada alla conferma degli attuali vertici. Sotto i riflettori anche Saipem che ieri, a mercati chiusi, ha comunicato i dati del primo trimestre che vedono un utile di 57 milioni (rispetto al pareggio dello stesso periodo del 2023) e ricavi a 3 miliardi. Il titolo nel corso della seduta è arrivato a perdere il 5%, ma ha riguadagnato terreno, salendo del 2,2% dopo che in mattinata l’Ad Alessandro Puliti ha confermato l’impegno della società alla distribuzione del primo dividendo nel 2025.
Sugli scudi Nexi (+3%), seguita a ruota da Recordati (+2,9%) che in occasione dell’assemblea ha anticipato che i ricavi del primo trimestre sono stati pari a 607,8 milioni di euro, a tassi di cambio costanti, in crescita del 10,2% rispetto al primo trimestre del 2023 e del 10,9% escludendo il contributo di Avodart e Combodart di 27,5 milioni.
Positive le banche con Unicredit (+2,37%) e Banca Mediolanum (+1,69%) a registrare le performance più convincenti. Verde intenso per Leonardo e Ferrari che segnano entrambe rialzi attorno al 2,4%.
Unico Titolo in rosso della giornata è Tenaris, che cede mezzo punto percentuale.
Fuori dal Ftse Mib Ivs (+10,56%) va in orbita e si allinea al prezzo dell’opa lanciata dal gruppo Lavazza insieme al socio di riferimento.
Spread in ribasso, collocati 5 miliardi di euro in aste Btp
Sull’obbligazionario, continua a scendere lo spread tra BTp e Bund che si attesta a quota 131 punti base dai 133 della chiusura di lunedì. Giù al 3,78% anche il rendimento sul decennale benchmark.
Rendimenti misti per i BTp offerti oggi in asta dal Tesoro. Nel dettaglio è stata collocata la quinta tranche del BTp Short Term scadenza 28/01/2026 per un ammontare pari a 2,5 miliardi a fronte di richieste per 3,609 miliardi. Il rapporto tra domanda e offerta è stato di 1,44, mentre il rendimento lordo, in aumento di 11 centesimi sull’asta precedente, si è attestato al 3,42%. Emessa anche la 13ma tranche del BTp a 5 anni indicizzato all’inflazione dell’area euro scadenza 15/05/2029. Il titolo è stato collocato per 1,25 miliardi a fronte di una domanda pari a 1,758 miliardi, con un rapporto tra domanda e offerta dell’1,35. Il rendimento è sceso di 38 centesimi fermandosi all’1,35%. Infine il Tesoro ha emesso la seconda tranche del BTp decennale indicizzato all’inflazione dell’area euro scadenza 15/05/2036 per 1,25 miliardi. La domanda è stata pari a 1,758 miliardi. Il rendimento si è attestato all’1,87%. La data di regolamento delle emissioni cade sul prossimo 26 aprile.
Gli altri mercati
Stabili i prezzi del gas e del petrolio dopo che l’indice Pmi flash per la zona euro ad aprile ha indicato la più rapida espansione in quasi un anno, con gli investitori che hanno valutato anche le potenziali conseguenze di eventuali nuove sanzioni statunitensi sulle esportazioni di petrolio dell’Iran, vista la tensione sempre alta in Medio Oriente. Ieri i ministri degli Esteri dell’Unione europea hanno inoltre concordato in linea di principio di ampliare le sanzioni contro l’Iran in seguito all’attacco missilistico e con droni lanciato da Teheran contro Israele nei giorni scorsi.
Sul mercato valutario, l’euro è a quota a 1,0655 dollari da 1,0650 della vigilia e a 164,98 yen (164,81). Lo yen ha toccanto nuovi minimi pluriennali contro il dollaro e l’euro, mantenendo alta l’allerta dei trader per possibili interventi in vista della riunione della Banca del Giappone di questa settimana.