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BORSA ULTIME NOTIZIE – Corrono solo i petroliferi. Piazza Affari scommette sull’Opa (e delisting) della Juve

FIRSTonline

Indici poco mossi, scambi al lumicino. I mercati finanziari sono ormai entrati nel clima di Natale, confidando di lasciarsi alle spalle uno degli anni più difficili. Piazza Affari– 0,14% viaggia comunque sopra quota 24 mila grazie al sostegno dei titoli petroliferi. Corre Saipem +3,8%, grande protagonista dell’ultimo trimestre (+84%), si conferma Tenaris + attorno al 2%, consolidando il primato quale miglior blue chip del 2022. Anche Eni + 0.8%. si rafforza in parallelo alla continua crescita del prezzo del petrolio +1,4% sotto la spinta del gelo in arrivo sugli Usa. Spunto al rialzo anche per Maire Tecnimont + 2,06% sull’onda di nuovi contratti: altri 200 milioni dopo le commesse (1,3 miliardi) annunciate ieri. 

Spread stabile a 211 punti

Giornata di quiete anche per il mercato obbligazionario mentre si rafforzano i rendimenti dei japan bond, a seguito dell’ultimo scossone al rialzo imposto dalle banche centrali. La forbice tra i tassi Btp e Bund sul tratto a 10 anni si attesta a 211 punti base, in linea con il finale di seduta di ieri, dopo un restringimento fino a quota 207. Il tasso del Btp decennale resta sui massimi al 4,43%: il Tesoro ha stimato che l’anno prossimo le emissioni lorde, al netto dei Bot, ammonteranno a 310-320 miliardi di euro.

I riflettori restano intanto sulla Bce, come dimostra l’andamento dei rendimenti dei titoli tedeschi a due anni, i più sensibili alle aspettative di rialzi dei tassi, trattati al 2,55% ai livelli più alti dal 2008.

In un’intervista pubblicata oggi da Le Monde il numero due della Bce Luis de Guindos prospetta la possibilità che rialzi dei tassi da 50 punti base diventino “la nuova normalità nel breve termine per frenare l’inflazione”.

Le voci di delisting spingono la Juve in Borsa: titolo a +5%

In un mercato sostanzialmente piatto tiene banco il titolo Juventus, risalito in mattinata oltre i 30 centesimi con un balzo del 5% abbondante. Un rialzo che è difficile spiegare con la possibilità, prevista nella Manovra, di spalmare i debiti con il fisco in tempi biblici. La sensazione, semmai, è che Exor stia stringendo i tempi in vista dell’Opa propedeutica al delisting del titolo in vista di un complesso rilancio dell’ammiraglia del calcio italiano. Martedì è in programma l’assemblea per l’approvazione del bilancio.

Intanto Nova, il veicolo posseduto da De Agostini che ha lanciato un’Opa su DeA Capital, ha depositato in Consob il prospetto sull’offerta teso al delisting della società.

A Piazza Affari scambi al rialzo per Mps, contrastate le utility

Fra le banche si è impennata Banca Monte Paschi +6,4% che balza del 6,4% a 2,10 euro, riuscendo a varcare la resistenza psicologica di 2 euro. Nel resto del comparto poco mosse le Big. 

Fuori dal FTSE Mib, tenta il rimbalzo Avio +0,8%) dopo il crollo (- 9,5%) di ieri a seguito del fallimento del lancio Vega C che potrebbe comportare un impatto negativo, in termini di costi straordinari a carico della società e rallentamenti nell’attività.

Contrastate le utility. Martedì scorso, dopo due mesi di attesa, è arrivato il via libera di Bruxelles alla norma voluta dal governo Draghi nel decreto Aiuti Ter per coprire con garanzia Sace il fabbisogno di liquidità delle utility esposte sulle margin call per i contratti di fornitura di energia. Ora le utility si stanno affrettando a chiudere i contratti con le banche e con Sace prima della fine dell’anno, perché la norma appena autorizzata scadrà a fine dicembre. 

In pole position Enel -0,12% che aveva avviato negoziati con un pool di banche e Cdp per una linea di credito da circa 12 miliardi a fronte di un’esposizione di circa 10 miliardi sui derivati legati ai contratti di fornitura di energia. 

In terreno positivo viaggia Telecom Italia +0,42% in attesa dell’esito del nuovo incontro tra l’esecutivo e i principali azionisti dell’ex incumbent delle tlc. Il vertice, fissato per domani 23 dicembre, dovrebbe entrare nel vivo delle possibili soluzioni industriali, cominciando dall’analisi dei nodi relativi al debito e all’occupazione. Ieri, il Ceo, Pietro Labriola, ha scritto una lettera ai dipendenti sottolineando che TIM è un’azienda viva, che nel 2022 ha raggiunto alcuni importanti traguardi.

Europa in attesa dei dati Usa

La borsa degli Stati Uniti sembra aver perso la spinta che ieri portato i tre principali indici a chiudere con rialzi nell’ordine dell’1,5%. Il future dell’S&P 500 e del Nasdaq sono in ribasso dello 0,2%.

È previsto per le 14.30 il dato finale del Pil del terzo trimestre: la crescita dovrebbe essere del 2,9%. Le nuove richieste di sussidio di disoccupazione dovrebbero aumentare di circa diecimila unità a 222.000. Il leading indicator, in agenda per le 16.00 dovrebbe segnare in novembre un calo dello 0,5%. Dovrebbero essere più rilevanti i dati macroeconomici di domani: sempre alle 14.30 uscirà l’indicatore dell’inflazione più seguito dalla Federal Reserve, il Personal Consumer Expenditure. 

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