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Borsa ultime notizie: banche in rialzo, ma petrolio e tassi zavorrano i listini (Ftse Mib -1%). Per il Btp Valore premio fedeltà dello 0,5%

Imagoeconomica

Tra la corsa dei rendimenti dei titoli di Stato e quella dei prezzi del petrolio, tra le fosche previsioni sull’economia tedesca e quelle stagnanti di importanti imprese europee, la giornata delle borse del Vecchio Continente di chiude in rosso, mentre Wall Street trattiene il fiato nella mattina americana, in attesa che a parlare sia dopodomani la Federal Reserve, al termine della sua riunione di politica monetaria.

Il mercato scommette su uno stop nei rialzi dei tassi da parte di Jerome Powell, ma studierà con attenzione le proiezioni economiche dell’istituto centrale, anche perché il crescente prezzo del petrolio (+11% nelle ultime tre settimane) sta complicando la lotta all’inflazione. Alcuni grandi investitori come Goldman Sachs e JP Morgan stimano comunque che i tassi Usa abbiano già raggiunto il massimo (oggi sono al 5,25%-5,5%) e ritengono che la banca centrale alzerà le proiezioni di crescita economica.

In settimana si riuniranno inoltre la Banca del Giappone (oggi la borsa di Tokyo era chiusa per festività), la banca centrale britannica e quelle di Norvegia, Svezia e Svizzera. 

Europa in rosso, SocGen zavorra Parigi 

Piazza Affari perde l’1,07% e arretra a 28.585 punti base, nonostante svettino sul listino ben tre banche, potenziali candidate di una nuova stagione di matrimoni nel settore. Male invece le utility e Moncler -3,14%.

Nel resto del continente il bilancio giornaliero peggiore è quello di Parigi -1,39%, dove Societe Generale perde il 10,66%, dopo aver rivelato di attendersi una crescita minima se non nulla dei ricavi annuali nei prossimi anni.

Segue nella classifica negativa del giorno Francoforte -1,02%, con la Bundesbank che vede una probabile contrazione della principale economia della zona euro anche nel terzo trimestre, poiché l’industria è in recessione e i consumi privati contribuiscono poco alla crescita.

Le perdite sono inferiori a un punto percentuale ad Amsterdam (-0,76%), Madrid (-0,67%), Londra (-0,72%).

Petrolio in rialzo

Tra i protagonisti della seduta odierna, come avviene da quando Arabia Saudita e Russia hanno deciso di allungare i tempi dei loro tagli alla produzione, è il petrolio. Il contratto Brent, novembre 2023, si apprezza dello 0,84% a 94,72 dollari al barile, mettendo nel mirino quota 95 dollari. Il future Wti, sempre novembre, si apprezza dell’1% circa e tenta di agganciare i 91 dollari al barile.

In ambito energetico si sgonfia un po’ il prezzo del gas, con il future ottobre 2023 che ad Amsterdam arretra a 34 euro al Mwh (-6,8%).

Sul mercato valutario l’euro cambia intorno 1,07 contro dollaro (+0,4%).

Piazza Affari fa i conti anche lo stacco cedole

Piazza Affari ha dovuto fare i conti oggi anche lo stacco cedole da parte di Eni (-0,81%, con acconto sul dividendo) e Stm (-1,53%), che ha pesato però solo per lo 0,13%.

Il ribasso più pesante del giorno è quello di Moncler, che paga un po’ lo scotto dei recenti guadagni, ma anche il fatto che Equita ha rivisto al ribasso le stime di fine anno della regina dei piumini e ha conseguentemente ridotto il target di prezzo del 5% a 72 euro. Il giudizio però resta Buy perché il livello è comunque più elevato delle attuali quotazioni (57,58 euro al termine della seduta di oggi).

Le perdite sono pesanti anche per utility come A2a -3,14%, Erg -2,74%, Hera -2,39%.

Perde quota Nexi -2,82% e arretra anche Ferrari (-1,48%) nonostante la vittoria in Formula Uno.

Nelle quattro ruote è negativa Stellantis -0,67%, sempre alle prese con gli scioperi negli Stati Uniti. Il presidente Joe Biden ha invitato le case d’auto coinvolte a migliorare le offerte, sottolineando che a profitti record dovrebbero corrispondere “contratti record”.

A Milano la giornata è stata no per alcuni titoli finanziari come Banca Mediolanum -1,99% e Intesa Sanpaolo -1,58%, benché siano tre banche le blue chip oggi sul podio.

Si tratta di Banca Mps +2,05%, Bper +1,81%, Banco Bpm +1,63%. A riaccendere l’appetito speculativo su questi titoli sono ipotesi stampa in base alle quali Unipol (-0,73%), che ha recentemente chiesto alla vigilanza di salire al 20% di Pop Sondrio, potrebbe decidere, attraverso la controllata Bper, di integrare prima Sondrio e poi, nell’arco di tre anni, Mps o Banco Bpm con l’intento di creare il secondo operatore bancario in Italia.

In rialzo altre tre big cap, come Campari +0,88%, Saipem +0,16%, Recordati +0,24%.

Spread in cauto ampliamento, ma salgono i tassi

Continuano a salire i rendimenti dei titoli di Stato della zona euro, con il decennale italiano che oggi tocca il 4,51%, mentre quello tedesco il 2,71%, per uno spread un po’ più ampio rispetto alla chiusura di venerdì a 180 punti base (+1,01%).

Per quanto riguarda l’imminente emissione del nuovo Btp Valore intanto il Mef ha reso noto che il premio finale fedeltà sarà dello 0,5% del capitale investito, per chi acquisterà il titolo in occasione del collocamento (da lunedì 2 ottobre a venerdì 6 ottobre).

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Categories: Finanza e Mercati