Dopo la pausa del primo maggio, le Borse europee riaprono i battenti all’insegna della cautela, guardando alla Fed, alle tensioni geopolitiche in Medio Oriente e alle trimestrali.
Ieri sera, infatti, la Fed statunitense ha lasciato come da attese i tassi invariati a causa delle recenti e deludenti letture sull’inflazione, con i mercati che ormai prevedono un solo un taglio dei tassi quest’anno, nel mese di novembre. Al contrario, per quanto riguarda la politica monetaria europea, il governatore della banca centrale spagnola Pablo Hernandez De Cos ha osservato che la Bce è sempre più fiduciosa che l’inflazione della zona euro possa scendere al 2% entro la metà del 2025, dopo alcuni mesi incerti da qui ad allora.
Borse ultime notizie: Europa cauta a metà giornata, aprile negativo per i listini
A metà giornata lo Stoxx 600 perde lo 0,14%, dopo aver chiuso il mese di aprile con il primo calo mensile dell’anno. La peggiore è Parigi che cede lo 0,8%. Poco sotto la parità anche Amsterdam (-0,2%) e Francoforte (-0,02%), mentre Piazza Affari segna +0,2% a 33.818 punti. Andamento simile a Madrid (+0,2%) e Londra (+0,3%).
Ad incidere, sul fronte macro, sono arrivate anche le ultime previsioni dell’Ocse che ha alzato le stime sulla crescita globale del Pil al 3,1% nel 2024 e al 3,2% nel 2025 a fronte delle variazioni di +2,9% e +3% rispettivamente previste in precedenza. Per le economie Ocse, la previsione è di +1,7% quest’anno e un +1,8% il prossimo mentre l’Eurozona la proiezione è di una leggera accelerazione dal +0,5% del 2023 al +0,7% del 2024 con un ulteriore spinta all’1,5% nel 2025. Parlando dell’Italia, l’Ocse stima un deficit fiscale al 4,4% nel 2024 e al 3,8% nel 2025 e un rapporto debito/pil al 139,1% del 2024 e al 140% del 2025.
Borse: da Sabadell a Bayer, i titoli in evidenza in Europa
Tornando all’azionario, perde terreno il settore energetico, che tocca i minimi da un mese. Il maggiore produttore mondiale di turbine eoliche Vestas perde il 3,48% dopo una perdita a sorpresa nel primo trimestre, mentre la francese Technip Energies cede il 2% dopo la trimestrale.
Nel pharma, è in rosso del 2,5% Novo Nordisk, nonostante la trimestrale migliore delle attese e il miglioramento dell’outlook, con gli analisti che evidenziano una crescita sottostante più lenta e la debolezza delle vendite di farmaci contro l’obesità. Il gigante danese dei trasporti marittimi Maersk perde il 2,4% dopo un Ebit del primo trimestre deludente.
Gli occhi dei mercati sono però concentrati su Sabadell (+5,18%). La banca spagnola ha ricevuto una proposta di fusione da Bbva, che perde invece il 4,1%. L’operazione creerebbe il secondo gruppo bancario europeo per capitalizzazione e vedrebbe lo scambio di una nuova azione Bbva ogni 4,83 titoli Sabadell, con un premio di circa il 30% rispetto al prezzo di chiusura del 29 aprile.
In forte rialzo anche l’olandese Ing Groep (+5,9%) dopo l’annuncio di un buyback da 2,5 miliardi di euro e un forte risultato del primo trimestre, mentre la britannica Standard Chartered sale del 5,6% dopo un utile superiore alle attese nel primo trimestre, facendo salire l’indice bancario in cima alla classifica delle migliori performance di settore oggi.
Da segnalare infine la corsa di Bayer: la sua controllata Monsanto ha vinto un appello in una causa da 185 milioni di dollari relativa a sostanze chimiche ora vietate chiamate policlorobifenili.
A Piazza Affari corre Mps, cade Stellantis
Le possibili nozze tra Bbva e Sabadell e la prospettiva di tassi di interesse elevati per un periodo di tempo prolungato danno linfa ai titoli bancari, con Mps che si porta in vetta al Ftse Mib con un rialzo del 4,7%. Più contenuti i guadagni degli altri istituti di credito: Bper (+1,13%) Intesa Sanpaolo (+1%), Banco Bpm (+0,84%), Unicredit (+0,5%). Secondo Intermonte, l’operazione tra Bbva e Sabadell “potrebbe rinnovare i rumor per uno step ulteriore riguardo al consolidamento italiano con Unicredit disposta ad ampliare la sua esposizione nazionale attraverso crescita esterna con Banco Bpm/Mps considerate dalla stampa come possibili prede”.
Sugli scudi Ferrari (+2,2%), mentre viaggiano in netto rialzo le utilities: Hera (+2,12%), A2a (+1,8%), Erg (+1,66%), Enel (+1,38%).
Ancora vendite su Stellantis (-3,64%) dopo che gli analisti di Mediobanca hanno tagliato la raccomandazione sul titolo. Tra i titoli peggiori anche Eni (-2,27%), Stmicroelectronics (-2,08%) e Iveco (-1,44%).
Gli altri mercati
Sull’obbligazionario lo spread tra Btp e Bund scende a 130 punti base dai 133 punti di martedì, con il rendimento del Btp decennale benchmark, che scende al 3,87% dal 3,90% del riferimento precedente. Sul valutario, le parole di Powell rafforzano l’euro, che scambia a 1,0703 dollari dal 1,0690.
Sono in rialzo i prezzi del petrolio dopo la caduta della vigilia dovuta all’aumento a sorpresa delle scorte americane: il Brent è a 84,07 dollari al barile (+0,7%) e il Wti a 79,77 dollari (+0,96%). Il gas naturale scambia a 28,6 euro al megawattora sulla piattaforma Ttf di Amsterdam (-0,5%).