La svolta monetaria del Giappone ha offerto un’ulteriore ragione di ribasso ai mercati, avviati verso il Natale più mesto per il Toro dai tempi di Lehman Brothers.
La Bank of Japan ha deciso di consentire al rendimento delle obbligazioni decennali di oscillare di 50 punti base intorno al target dello 0%, una banda superiore a quella precedente di 25 punti base, in un’azione mirata ad alleviare alcuni dei costi del prolungato stimolo monetario. La modifica della banda di oscillazione è stata interpretata come l’inizio della fine della politica monetaria ultra-espansiva del Giappone in linea con l’impostazione rialzista di Fed e Bce.
Le ultime notizie sulle Borse europee
La novità ha favorito un’apertura al ribasso delle Borse. Piazza Affari lascia sul terreno lo 0,11% attorno a 23.600 punti, in recupero dalle perdite iniziali di poco meno di mezzo punto percentuale. In rosso anche Francoforte, nonostante il calo dei prezzi alla produzione per il secondo mese consecutivo nella più grande economia europea, grazie alla diminuzione dei prezzi dell’energia che sono scesi del -9,6% rispetto al mese precedente. Le perdite più rilevanti riguardano il settore immobiliare (-2,21 l’indice Eurostoxx) seguite dall’automotive.
Salgono i rendimenti
La mossa della Boj sta avendo ripercussioni negative sui bond. Il Treasury Note degli Stati Uniti si porta a 3,65%, dal 3,51% di ieri. Il Bund tedesco si indebolisce ed il rendimento sale a 2,27%. Sale anche il Btp a 4,44%, +10 punti base. Lo spread arriva quota a 217 punti.
Il Pil italiano crescerà dello 0,6% il prossimo anno, dopo il +3,8% del 2022, mentre l’inflazione rallenterà al 7,1% annuo dall’8,2%. Sono le previsioni di EY, contenute nel rapporto trimestrale.
Banche ed Assicurazioni in recupero, cosa sta accadendo
Il recupero di banche ed assicurazioni, in tarda mattinata sopra la parità, ha comunque contenuto la discesa dei listini. Il settore bancario europeo è abbastanza solido per poter gestire l’impatto di un rialzo dei tassi d’interesse sui bilanci, anche se le banche devono “prepararsi per i potenziali effetti di lungo termine”. Lo scrivono il presidente della vigilanza bancaria della Bce Andrea Enria e il vice presidente della banca centrale Luis de Guindos in un articolo sul blog della Banca Centrale Europea spiegando che la Bce, che ha finora aumentato i tassi di due punti e mezzo, “li alzerà ulteriormente per contrastare l’inflazione”.
I titoli del credito monopolizzano le posizioni di testa dell’indice milanese. Guida la corsa Unicredit +3,17% davanti a Banco Bpm +2,33% in attesa della firma dell’accordo si bancassurance con il Crédit Agricole. Seguono Banca Bper ed Intesa, entrambi con rialzi superiori all’1%.
I titoli peggiori a metà giornata,
Prese di beneficio per Nexi -1,38%. Il rialzo dei tassi torna a pesare sull’andamento delle utility: A2A cede l’1,9%, Italgas -1,7%, Giù anche Enel -1,1%.
Tra le note negative Stellantis -1,54% Il gruppo ha confermato la notizia del terzo decesso nel corso del 2022 causato dal gonfiaggio di un airbag Takata su un veicolo richiamato. Stellantis ha lanciato quindi un nuovo richiamo su 274.000 veicoli statunitensi più vecchi per eseguire gli interventi necessari.
In rosso anche Stm -0,40%. Un articolo del Financial Times evidenzia che la scarsa offerta di chip che ha colpito l’industria automobilistica negli ultimi anni è destinata a continuare per tutto il 2023.
Insistono le vendite sul lusso con Ferragamo e Cucinelli, in calo di circa il 2%. La Banca Mondiale ha tagliato le stime di crescita della Cina, il mercato chiave per il lusso.
Rimanendo fuori dal Ftse Mib si distingue invece in positivo Ovs (+2,6% a 2,09 euro). Il titolo rimbalza dopo l’affondo di ieri grazie a Intesa Sanpaolo che conferma la raccomandazione buy e incrementa il target da 2,90 a 3,40 euro.
Apertura debole per Wall Street, Disney crolla dopo l’uscita del nuovo Avatar
Si profila debole l’apertura di Wall Street. Da seguire Walt Disney: ieri sera ha chiuso in ribasso del -4,77%, scivolando sui minimi dal marzo 2020. La caduta è giunta dopo il weekend di esordio un po’ deludente di Avatar: The Way of Water, uno dei film più costosi della storia di Hollywood.
Continua a scende il prezzo del gas, su il petrolio
In calo ulteriore il prezzo del gas dopo l’introduzione del price cap. In rialzo il petrolio, sostenuto dal deprezzamento del dollaro e da un piano degli Stati Uniti per ricostituire le riserve di petrolio: i futures del Brent guadagnano lo 0,60% a 80,26 dollari al barile. Eni +0,86%. Corre Tenaris +1.7%.