Piazza Affari debole a metà mattina (-0,4%), ma il titolo di Ubi viaggia in netta controtendenza, mettendo a segno uno dei migliori rialzi del Ftse Mib (+1,4%). A trainare le azioni dell’istituto sono le voci di un possibile intervento in favore di Banca Etruria, che negli stessi minuti continua la risalita con un +3% (a fronte di un -21,8% nella media mensile e un -68,68% in quella annuale).
Pochi giorni fa, la banca aretina aveva spiegato che Banca d’Italia aveva richiesto ulteriori rettifiche su crediti, al momento stimate in circa 80 milioni di euro. In questo contesto il Cda di Banca Etruria ha “valutato che, in linea con gli indirizzi dell’Organo di Vigilanza, diviene di importanza strategica avviare, il prima possibile e concludere in tempi brevi, tutte le iniziative necessarie a definire un processo di integrazione e aggregazione con un gruppo bancario di elevato standing, sulla base del significativo ruolo che oggi l’istituto riveste nel territorio”.
Secondo i calcoli degli analisti, al momento le banche che possono candidarsi al ruolo di cavaliere bianco non sono molte. Esiste l’ipotesi Credem, che tuttavia per ora rimane sullo sfondo. Si è parlato anche della Popolare di Vicenza, ma l’intervento di Ubi sembra molto più verosimile, considerata la solidità patrimoniale e la comune appartenenza al mondo degli istituti di credito popolari.