Rialzi diffusi su Piazza Affari e le Borse europee. Milano, accelerando sul finale, guadagna l’1,39% a 18.956 punti a un passo da quota 19.000 con lo spread a 226 punti base dopo l’asta della mattina di Bot semestrali per 8 miliardi. Il Tesoro ha collocato tutta l’offerta anche se con tassi in rialzo. Il rendimento medio è salito allo 0,827% dallo 0,539% di novembre e il rapporto di copertura è calato a 1,32 da 1,77 precedente. Il Ftse Mib è trainato al rialzo da Fondiaria Sai +6,52%, che festeggia l’ultimo via libera alla fusione con Unipol +4,93% da parte di Consob e l’offerta di Ageas sugli asset in vendita. Bene anche Buzzi Unicem +2,94%, Gtech +2,84%, Exor +2,52% -e Luxottica +2,52%.
In fondo al paniere principale Mps dopo il rinvio dell’assemblea e lo scenario di possibili dimissioni del presidente Profumo. Male anche Bpm -1,47%, Fiat -0,26%, Tod’s -0,25% e Wdf -0,16%.
In Europa Parigi chiude in rialzo dell’1,40%, Francoforte dell’1,06% su nuovi massimi, Londra +0,85. Anche Atene balza del 4,78%. Le Borse europee hanno reagito bene alla positiva apertura di Wall Street, anche se successivamente i listini di oltreoceano hanno ripiegato incerti attorno alla parità. Alla chiusura dell’Europa, il Dow Jones viaggiava attorno alla parità dopo che ieri ha archiviato la sua 50esima seduta record dell’anno, il Nasdaq è scivolato a -0,17% e l’S&P appena sotto la parità. Il petrolio allunga il passo dopo il dato delle scorte, risultate in calo +0,84% a 100,39 dollari l’oncia. Il cambio euro dollaro sale a 1,3768.
Negli Usa gli americani hanno aspettato fino all’ultimo momento per comprare i regali di Natale. Secondo le ricerche di MasterCard Advisors SpendingPulse, le spese degli ultimi giorni hanno contribuito a fare salire al 3,5% l’aumento delle vendite per il periodo tra l’1 novembre e il 24 dicembre. Una corsa agli acquisti che ha sorpreso. Bene soprattutto lo shopping online: per la società di ricerca comScore, le spese sono salite del 10% a 38,91 miliardi di dollari tra novembre e dicembre.
Mentre a Siena per Monte Paschi si è invocato un intervento della Cdp, la Cassa ha effettuato oggi un’emissione obbligazionaria a tasso fisso, non subordinata e non assistita da garanzie, del valore nominale di 305 milioni di euro, con scadenza 27 dicembre 2023 e cedola pari al 4,164 per cento, riservata esclusivamente a investitori istituzionali e quotato presso la Borsa del Lussemburgo. Servirà a “finanziare gli impieghi della cosiddetta Gestione separata, cioè tutte quelle attività che, ai sensi della normativa applicabile, possono essere finanziate anche attraverso il Risparmio Postale (quali finanziamento diretto agli Enti Pubblici, supporto all’economia, infrastrutture di interesse pubblico)”.