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Borsa: tonfo di Milano e Madrid, sale lo spread. Frana Telecom, frenano Fiat e le banche

TONFO DI MADRID E MILANO. SALE LO SPREAD
FRANA TELECOM, FRENANO FIAT E LE BANCHE

I forti cali delle valute di molti Paesi emergenti e la discesa delle Borse asiatiche pesano anche sull’Europa.

La Borsa di Parigi scende dell’1,57 %, Londra -1,06%, Francoforte perde l’1,33%.

La peggiore è Madrid la più esposta nei Paesi del Centro e Sud America, che perde il 3,21%.

Brusca caduta anche a Milano: l’indice FtseMib segna un calo dell’1,93% a quota 19.433.

Sul mercato dei titoli di Stato soffrono il Btp ed il Bono spagnolo: il rendimento sale al 3,90%, lo spread con il Bund tedesco si allarga a quota 224 (+9,4 punti base) ai massimi del 2014.

L’agenzia di rating Fitch stamani ha confermato la ‘AAA’ tedesca con outlook stabile, facendo riferimento a un rapporto debito/Pil che nel 2013 ha già iniziato a scendere. Previsto inoltre per oggi l’aggiornamento sul rating della Francia da parte di Moody’s che attualmente ha un giudizio ‘Aa1’ con outlook negativo”.

L’aumento dello spread si riflette sui titoli bancari.

Unicredit scende del 2,88%, MontePaschi -2,37%, Intesa -0,97%.

In ribasso anche Banco Popolare -2,88%. Ubi -2,67%.

Scendono le assicurazioni: Generali -1,68%, UnipolSai -1,95%.

Guida i ribassi Telecom Italia – 5,27% che ritraccia dal massimo dell’anno toccato martedì di questa settimana a quota 0,8865 euro. Oltre alle fisiologiche prese di profitto, pesa la debolezza del real brasiliano che mette in difficoltà la controllata Tim Brasil e la stessa Telefonica -4% alla Borsa di Madrid, l’azionista principale del gruppo tlc italiano.

Dopo i forti rialzi dei giorni scorsi, anche Fiat ha ingranato la retromarcia -3,41%. Fioccano, in attesa del cda del 29 gennaio, le previsioni degli analisti sul futuro assetto del Lingotto made in Usa. Equita (buy e target price a 7,9 euro confermati sul titolo) dà per scontata la quotazione a New York e secondariamente a Milano. Per quanto riguarda la sede legale, favorita l’Olanda, con il meccanismo già utilizzato per sulla falsariga di Cnh – 1,72%. “In caso di trasferimento della sede all’estero – ricorsa Equita – scatta automaticamente il diritto di recesso che calcolato oggi risulterebbe a 6,1 euro per azione, ma alla luce del recente rimbalzo del titolo sale ogni giorno che passa”.

Pirelli -2,59%.

Finmeccanica arretra dell’2,98%, StM-1,89%. Enel scende del 2,18%, Enel Green Power -2,25%.

Fra i petroliferi, Eni perde l’1,9%, Saipem -0,35%. Tenaris -1%.

Fra le mid cap, avanza Risanamento +3,6% dopo l’annuncio delle vendita di immobili a Parigi a Cheelsfeld per 1,22 miliardi di euro con plusvalenza di 280 milioni.

Recordati sale dell’1,4% sostenuta dalla promozione di Goldman Sachs a Buy.

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