Giornata difficile per la Borsa di Tokyo, che chiude in ribasso, mentre il contesto asiatico è dominato dalla cautela, in vista dello stop per le festività pasquali. A penalizzare il listino nipponico sono stati i timori per la crisi del debito in Spagna come nell’Eurozona e l’apprezzamento dello yen rispetto al dollaro, che ha condizionato pesantemente l’hi tech e i grandi esportatori.
L’indice Nikkei ha così perso lo 0,81%, a 9688,45 punti, mentre il Topix ha lasciato sul terreno lo 0,82%, a 825,71 punti.
Nonostante i segnali negativi dalla Borsa, a portare una ventata d’ottimismo ci pensano gli indicatori sul ciclo economico. Arrivano infatti dal Giappone i primi segni di una lenta ripresa. Il leading indicator relativo al mese di febbraio è atteso in salita a 96,6 punti, rispetto ai 94,4 di gennaio.
A renderlo noto è il Cabinet Office del Giappone che, in una lettura preliminare dei dati, annuncia che nello stesso periodo l’indice coincidente dovrebbe salire a 93,7 punti (da 92,7) mentre l’indice differito (lagging index) è atteso a 85,6 punti dagli 83,4 precedenti.