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Borsa, Tim prende il volo. Carige sospesa, banche deboli

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Avvio in rosso della settimana per le Borse europee, scese dopo un avvio in timido rialzo. A Piazza Affari pesa l’attesa per la risposta dell’Italia all’Ue sulla manovra.

Una fonte governativa, secondo Reuters, ha detto che in risposta alle sollecitazioni della Commissione europea il governo potrebbe abbassare la stima sulla crescita economica di 1,5% in modo da tenere conto delle più recenti e deludenti informazioni sulla congiuntura.

A Piazza Affari l’indice segna un calo nell’ordine dello 0,5%, poco sopra 19.100 punti. Deboli anche gli altri mercati. Il peggiore è Francoforte -0,9%. Parigi perde lo 0,1%, poco mosse Londra e Madrid.

Nel 2019 circa il 37% delle imprese e dei gruppi fiscali risulta svantaggiato dalle misure contenute nella manovra, “mentre solo il 7% ne è avvantaggiato”. E’ il giudizio dell’Istat che certifica anche la nuova discesa, seppur a ritmo ridotto della produzione industriale italiana, dopo la frenata estiva: in settembre il calo mese su mese è stato dello 0,2%, ma a parità di giorni lavorativi, settembre si chiude con un rialzo dell’1,3%.

Il leading indicator Ocse sull’economia italiana continua a calare a settembre, scendendo a 99,8 punti dai 99,9 di agosto. L’indice ‘composito’ diffuso dall’organizzazione anticipa i trend con un orizzonte di sei-nove mesi. L’Ocse segnala per l’Italia anche un “rallentamento della fase di crescita”.

Sul mercato del debito sale il Btp a 3,42%, lo spread si riporta sopra 300 punti base (a 305). Nell’asta di Bot a un anno il rendimento è sceso allo 0,63%, il Tesoro ha collocato il massimo importo previsto di 5,5 miliardi di euro ed è migliorata la domanda.

L’euro perde nuovi colpi: a 1,125 (-0,7%) è ai minimi dal giugno 2017.

Il petrolio conferma l’inversione di tendenza: +1% a 70,8 dollari il barile, dal minimo degli ultimi sei mesi toccato venerdì. Il ministro del petrolio del Kawait, Essam Abdul Mohsen Al-Marzouq, scrive stamattina in un tweet che per preservare l’equilibrio del mercato bisogna tagliare la produzione. Di questa ipotesi si è parlato nel meeting di ieri ad Abu Dhabi. Il ministro del petrolio dell’Arabia Saudita, Khalid al Falih, ha detto che in dicembre le esportazioni di greggio saudita saranno di mezzo milione di barili giorno più basse di ottobre.

Tra i pochi titoli positivi spiccano i petroliferi: Eni +1,1%. Saipem +2,48%, Tenaris +0,2%.

In grande evidenza a Piazza Affari Tim +4,4% sull’onda delle indiscrezioni sul piano che prevede lo spezzatino del gruppo di tlc con lo scorporo o scissione della rete e fusione con Open Fiber. Il piano prevede anche la cessione di Inwit, la possibile valutazione di cedere Sparkle alla Cdp, mentre per Tim Brasil ci sono due opzioni: o la vendita totale dell’asset per ridurre il debito oppure la vendita di parte della partecipazione, mantenendone il controllo.

Resta sospesa Banca Carige in attesa del cda che deve varare il piano di rafforzamento patrimoniale (lancerà a breve un bond da 400 milioni di euro e successivamente un aumento di capitale) che coinvolgerà il Fondo interbancario tutela dei depositi . Intesa Sanpaolo -1,5%, Unicredit -1,7%.

Frena dopo la partenza brillante Stm -2,5%. Anche la tedesca Infineon ha pubblicato risultati del trimestre superiori alle aspettative, il produttore di chip dice che si aspetta un’accelerazione della crescita dei ricavi.  A Francoforte il titolo perde il 5,5%, dal +3% di avvio seduta.

Moncler +1,48%. Il canale e-commerce in Cina sta andando molto bene, lo afferma l’amministratore delegato Remo Ruffini in un’intervista.

Leonardo 1,7%, ha ricevuto una commessa da 280 milioni di euro, per 22 elicotteri Aw169.
Il governo vuole ridurre la spesa per la difesa, lo scrive Il Sole24Ore.

Snam  -0,44%. Atlantia -2,44%, dopo la notizia della sospensione dell’acconto sul dividendo. Tra i titoli negativi anche Pirelli (-2,4%) e Buzzi (-2%).

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