La guerra continua a dominare gli scenari di mercato, ma a Piazza Affari i riflettori continuano a essere puntati su Tim e Generali, le due grandi sfide della finanza italiana.
Tim ha firmato sabato un accordo di riservatezza con CDP Equity per avviare interlocuzioni preliminari sull’eventuale integrazione della sua rete con quella di Open Fiber. E Kkr fa sapere: senza due diligence, niente Opa.
Quanto a Generali, Morningstar ha tagliato la raccomandazione a Sell, con target price a 18,60 euro. La Consob non ha ravvisato “violazioni degli obblighi informativi” da parte di Francesco Gaetano Caltagirone, Leonardo Del Vecchio e Fondazione Crt, i tre ex pattisti detentori di un 20% circa del Leone, e che con tutto il peso dei 6,5 miliardi investiti voteranno contro il rinnovo dell’ad Philippe Donnet all’assemblea del 29 aprile.
Elon Musk punta Twitter
Intanto, Wall Street è stata agittata ieri dall’ultima impresa di Elon Musk: il re di Tesla ha investito 2,89 miliardi di dollari (noccioline per lui che vale 300 miliardi) per diventare il primo azionista di Twitter con il 9,2%, mossa che il mercato ha salutato con un rialzo del 27,12%. E, tanto per non smentire la sua fama, Musk si è fatto precedere da una serie di cinguettate da cui, ancor prima della conferma dei suoi acquisti, emerge la volontà di cambiare la sorte dei social network. “Pensi a una nuova piattaforma dove la libertà di parola ha la priorità?”, si è fatto chiedere per rispondere: “Sì, ci sto pensando”.
Morgan Stanley avverte: sta per tornare il mercato Orso
Non è l’unica novità in arrivo dal Big business Usa. Da segnalare il calo di Starbucks: -3,72% dopo che Howard Schultz, tornato alla guida della catena di caffè. ha annunciato il ritiro del buyback: i soldi già destinati agli azionisti serviranno ad aumentare le paghe dei dipendenti. Una prima risposta alla nascita dei sindacati, già duramente avversate sia in Starbuck che in Amazon. La guerra sembra lontana da Wall Street, anche se Jamie Dimon di JP Morgan mette in guardia la Fed dal rischio volatilità e Morgan Stanley avverte: il rialzo del Bear market è finito, aspettate nuovi ribassi.
I future di Wall Street sono poco mossi. Ieri il Nasdaq ha chiuso in rialzo dell’1,9%, l’S&P500 dello 0,8%. Dow Jones +0,3%.
Chiuse le Borse cinesi, Sidney aspetta le scelte sui tassi
Poca storia stamane sui listini asiatici. Le borse dell’Asia Pacifico sono contrastate nel finale di una seduta condizionata dalla chiusura per festività dei mercati azionari di Hong Kong, Shanghai, Shenzen e Taipei.
Deboli il Nikkei di Tokyo (-0,5%) ed il Kospi di Seul (-0,1%). Sale la Borsa di Sidney (+0,5%), in attesa delle decisioni sui tassi della Banca centrale.
Sul fronte valutario, si apprezzano in Asia lo yen e lo won della Corea del Sud.
Petrolio in tensione, brent a 108,7 dollari.
Anche in Europa i listini si sono mossi al rialzo, ignorando tutto quel che riguarda la guerra in Ucraina, le atrocità denunciate da Kiev e respinte da Mosca, il solito dibattito tra europei sulle sanzioni e la situazione sul campo militare.
L’attenzione è concentrata sui possibili sviluppi delle sanzioni. Stamane il greggio WTI tratta a 104 dollari, +1%, ieri in chiusura +4%. Brent 108,7 dollari.
Da segnalare per il Guinness dei primati l’ascesa dell’inflazione in Turchia: +61%, ai massimi dal 2007.
Verso lo stop al petrolio di Mosca, ma non al gas
“Dobbiamo fare di più per fermare queste atrocità”, è stato l’appello lanciato dal vicepresidente Ue Valdis Dombroskis prima del vertice dei ministri finanziari in Lussemburgo. “La Commissione – aggiunge – sta già preparando il prossimo pacchetto di sanzioni. Spero che gli Stati membri siano in grado di approvare i prossimi ambiziosi sforzi”. Compreso il divieto di acquisti di petrolio? “Per quanto riguarda la Commissione, niente è fuori discussione”, è la posizione del politico della Lituania, l’unico Paese che ha chiuso del tutto i rapporti con la Russia.
Ma, al di là dell’emozione per le stragi di Bucha, l’Europa resta divisa. Il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner auspica sì che la Ue chiuda “al più presto tutti i legami con Mosca”, ma fa notare che il blocco contemporaneo di gas, petrolio e carbone danneggerebbe anche l’Europa. Il gas, in particolare, potrebbe restare fuori dall’embargo.
A terra il morale degli investitori, crolla il Sentix
L’incertezza degli Stati, combinata con la corsa dei prezzi, si riflette sul morale dei mercati: l’indice Sentix, che misura il morale degli investitori, crolla ai minimi da due anni a -18 (da -7 di marzo). E nessuno si illude che la Bce abbia grandi margini di intervento. Anzi, la pubblicazione delle minute dell’ultima riunione, in programma giovedì, potrebbe far emergere un fronte dei falchi più robusto di quanto non si immagini.
L’Olanda si allea con la Spagna. Patto di stabilità da rifare
L’Olanda cambia rotta ed inaugura un inedito asse con la Spagna. I due Paesi hanno presentato all’Eurogruppo una proposta per riformare le regole fiscali. Due le richieste essenziali: cambiare la regola del ventesimo (ossia l’obbligo di ridurre ogni anno di un ventesimo il debito in eccesso) e optare per obiettivi specifici per Paese. Ogni Stato deve poter ridurre il debito in base alla propria situazione senza mettere in ginocchio l’economia. A questo punto appare più credibile una riforma del Patto di Stabilità, anche perché la discussione è accompagnata dall’idea di un nuovo Recovery per l’energia e la difesa.
Sale lo spread a 155 punti, euro in caduta
Chiude in rosso il secondario italiano, dove lo spread tra Btp 10 anni e Bund di pari durata sale a 155 punti base (+0,9%) con rendimenti rispettivamente a +2,07% e +0,52%.
Il rischio che le sanzioni possano colpire come un boomerang l’Eurozona si riflette sull’euro, di nuovo sotto 1,10 sul dollaro.
Piazza Affari piatta, salgono gli altri listini
La Borsa peggiore è Piazza Affari, che resta praticamente invariata +0,05%. La piazza regina è Amsterdam, +1,3%, in scia alle big tech Usa. Parigi +0,7%, Francoforte +0,5%, Londra +0,27%, Madrid +0,17%. Il miglior titolo è stato il gigante francese della difesa Thales+3,02%
Roche sale del 3,13% dopo che la Food and Drug Administration ha concesso la revisione prioritaria al suo farmaco per il trattamento del Covid-19 negli adulti ospedalizzati.
Novartis guadagna l’1,40% dopo aver annunciato l’intenzione di integrare le attività farmaceutiche e oncologiche in una divisione di farmaci innovativi, puntando a un risparmio di almeno 1 miliardo di dollari entro il 2024.
Ubs spinge la Rossa e promuove i piumini
Sfreccia Ferrari (+5%) sulla spinta di Ubs, che ha alzato il prezzo obiettivo del titolo a 263 euro (contro 260). Positiva anche Stellantis (+0,66%) nonostante il nuovo calo delle immatricolazioni.
Allunga il passo anche Moncler (+3,77%), che il 31 marzo ha designato nel cda Maria Sharapova, campionessa di tennis e influencer. Ubs ha alzato il target del titolo a 68,5 euro (da 68).
Al contrario, Kepler taglia a reduce Ferragamo: -3%, target a 15 euro (da 19.5).
Leonardo vola in elicottero, Bpm unica banca con il segno più
Sale Leonardo (+2,7%), trainata sia dalle buone indicazioni degli analisti dopo la commessa di elicotteri annunciata lo scorso venerdì, sia dall’elevata esposizione ai settori di difesa e cybersecurity, ben intonati di fronte alle notizie sul fronte della guerra in Ucraina.
Infine, balzo in avanti di Banco Bpm (+2,14%), l’unico titolo del credito a chiudere in terreno positivo. Snam -2,5%. Citi taglia a Sell, target price a 4,50 euro. Marco Alverà lascia la guida della società dopo due mandati. Al suo posto arriverà l’ad di Hera, Stefano Venier.