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Borsa: tiene banco l’editoria, vendite sul lusso

A metà giornata il Ftse Mib è in territorio positivo – Lievi rialzi anche per gli altri listini europei – Indice Pmi dell’eurozona ai minimi da gennaio 2015 – Stampa-Repubblica: continua il rally di L’Espresso, Rcs invece brucia tutti i guadagni di ieri – Stabile il cambio euro-dollaro, volano Mps e Carige.

Piazza Affari a mezzogiorno, dopo una mattinata in altalena, viaggia di nuovo in terreno positivo: l’indice FtseMib avanza dello 0,4% in rialzo per la sesta seduta consecutiva. Nei cinque giorni precedenti la Borsa di Milano ha guadagnato poco meno del 9%. Modesti guadagni anche per Francoforte +0,13% e Parigi +0,06%. Londra +0,36%, e Madrid +0,44%.

L’indice Pmi della zona euro è sceso a 53 il mese scorso dal 53,6 di gennaio, la lettura più bassa dall’inizio del 2015. “La ripresa della regione sta perdendo slancio” – ha commentato il chief economist di Markit Chris Williamson – ma la delusione su più fronti aumenta le chance che la Banca centrale europea agisca in maniera aggressiva per evitare un’altra recessione”. Il settore servizi italiano è invece cresciuto in febbraio per il dodicesimo mese consecutivo, a un passo leggermente più sostenuto rispetto a gennaio. Il cambio euro/dollaro è stabile a 1,086. 

FiatChrysler sale dell’1,6%. A Ginevra Sergio Marchionne si è offerto per la produzione della Apple Car. ”Suppongo – ha dichiarato l’ad – che abbiamo la credibilità per essere uno dei player di riferimento per loro”. Intanto il Ceo di Peugeot-Citroen, Carlos Tavares, si è detto pronto ad avviare colloqui con il gruppo italiano per possibili integrazioni. Nell’automotive bene anche Brembo +1,5% a 39,30 euro. La società leader internazionale nei freni per veicoli alto di gamma ha annunciato i risultati del 2015, chiuso con un utile netto di 184 milioni di euro.

Piace al mercato il “regalo” agli azionisti, ovvero la distribuzione delle azioni Rcs (il 16,7% del capitale) a mo’ di dividendo e l’uscita dal comparto editoriale, comparto a bassa redditività, con la cessione de La Stampa e il Secolo XIX al gruppo L’Espresso +1,1% (ieri +16%).

Brucia invece i guadagni della vigilia Rcs -7,6%. Gianfelice Rocca ha smentito l’interesse di Techint e Tenaris per “ipotetiche acquisizioni e fusioni di giornali (Corriere della Sera e Sole24ore)”. Per Equita l’operazione è, nel breve termine, negativa per il gruppo editoriale perché si crea un fenomeno di eccesso di offerta sul mercato. Ma con il disimpegno del principale azionista di riferimento, la società diventa davvero contendibile. “La soluzione – si legge in un’analisi del broker – potrebbe essere l’aggregazione con il gruppo Cairo che ha una forte credibilità nel generare efficienze”.

Fra le banche Unicredit e Intesa salgono entrambe dello 0,9%. Prosegue il recupero di MontePaschi +3,2%, vola Carige +8% dopo la presentazione della lista per il Cda della Malacalza Investimenti. 

Buon rialzo di Telecom Italia +1,8%, con Mediaset che sale dell’1,5%. Vendite sul settore del lusso: Ferragamo scende dell’1,1%, Luxottica -2,9%, Moncler -1,2%. Fra le mid e small cap, sale d’Amico +5,4% nel giorno dei conti.

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