Corre a tutta velocità il titolo in Borsa di Telecom Italia Media, che ad un’ora dall’avvio degli scambi è già in rialzo di oltre 12 punti. Il boom è legato alla decisione della controllante Telecom di avviare il processo di dismissione delle attività media. “La dismissione di asset nei media come i nostri richiede due condizioni, la massima trasparenza e la salvaguardia dei valori che La7 ha creato in questi anni – ha detto in un’intervista a La Stampa il presidente esecutivo di Telecom Italia, Franco Bernabè -. Fino a oggi non c’erano le condizioni, oggi ci sono. In futuro valuteremo la cessione di altri asset non strategici, tenendo presente l’obiettivo della riduzione del debito”.
Da parte sua TI Media ha avviato un’operazione di ristrutturazione societaria mediante separazione degli asset televisivi, facendoli confluire in una società ad hoc. In particolare, si tratta di scorporare LA7, oggi in pancia a TI Media. Per quanto riguarda invece Mtv Italia, di cui TI Media detiene il 51%, è stato deciso di intraprendere un processo di dismissione a Viacom, socio in joint venture, delle attività relative ai canali Nickelodeon, Comedy Central e quelli musicali su piattaforma Sky, per focalizzare gli sforzi nelle aree più strettamente attinenti al business dell’emittente.
Intanto, il primo trimestre dell’anno si è chiuso per TI Media con ricavi pari a 57,5 milioni, in miglioramento di 5,2 milioni su base annua. L’andamento è stato caratterizzato da una forte crescita della raccolta pubblicitaria lorda complessiva dei canali La7 (+28,4%) e dall’incremento del fatturato dell’Operatore di Rete Timb (+5,5 milioni). Queste performance hanno compensato la riduzione dei ricavi del gruppo Mtv (-2 milioni). L’ebitda è negativo per 5,9 milioni rispetto ai +1,9 milioni dello stesso periodo del 2011.
Il risultato risente dell’incremento dei costi di palinsesto di La7, del calo dell’ebitda di Mtv e del mancato apporto di redditività delle attività di Competence Center cessate a settembre. L’ebit è negativo per 20,7 milioni di euro (-12,7 milioni nel primo trimestre 2011) e la perdita netta peggiora a 15,7 milioni (da -9,2 milioni). L’indebitamento finanziario netto sale a 206,9 milioni, in aumento di 68,2 milioni rispetto a fine 2011.