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Borsa: test al piano di Del Vecchio per Mediobanca

FIRSTonline

La protesta infiamma le strade delle metropoli Usa e Hong Kong si prepara all’anniversario, giovedì, del massacro di Tien-an- Men. Ma la Borsa dell’ex colonia britannica tira un sospiro di sollievo: Donald Trump non ha revocato lo status di partner commerciale privilegiato garantito dagli accordi del 1997, né si sono per ora concretizzate altre misure restrittive.

L’indice Hang Seng avanza stamane del 3%; in forte rialzo anche i mercati di Shanghai e Shenzhen, in ascesa del 2%.

Le autorità di Wuhan, dove nelle ultime due settimane 11 milioni di persone sono state sottoposte al tampone, hanno detto che ieri non è stato trovato neanche un asintomatico.

LA CINA PROVA A RIPARTIRE, SALE TOKYO

Si riprende ma a fatica la produzione post-pandemia in Cina. L’indice ufficiale dell’attività manifatturiera a maggio è sceso, ma quello elaborato dalla società privata Caixin, concentrato sulle aziende di piccole e medie dimensioni attive principalmente con l’estero, rivela che la manifattura è tornata in fase espansiva, oltre lo spartiacque di quota 50.

Salgono anche gli altri listini asiatici. Tokyo è in rialzo dello 0,9%. Il Kospi coreano +1,2%.

L’AUSTRALIA REGALA SOLDI A CHI COMPRA CASA

Avanza anche Sidney (+0,7%). Il ministro del Tesoro ha anticipato l’arrivo di altri stimoli all’economia, mentre un quotidiano finanziario riferisce che saranno regalati 20mila dollari australiani (circa 13.000 dollari statunitensi) a chi vuole comprare casa.

Il petrolio WTI è poco mosso, a 35,5 dollari il barile, dopo il +7% della scorsa settimana. Il greggio è arrivato alla quinta settimana consecutiva di rialzo. Bloomberg riferisce che l’Opec Plus intende prolungare di un paio di mesi i tagli alla produzione.

IL PATRON DI LUXOTTUCA VUOLE IL 20% DI MEDIOBANCA

Piazza Affari sembrava destinata a una seduta balneare, nell’attesa della Festa della Repubblica di domani. Ma ad agiate l acque ci ha pensato venerdì sera Leonardo Del Vecchio. Il re degli occhiali ha chiesto l’autorizzazione alla Bce, tramite Banca d’Italia, ad aumentare la partecipazione nell’istituto in Mediobanca dall’attuale 9,9 al 20%. Toccherà alla vigilanza della banca centrale, governata dall’italiano Andrea Enria, valutare la richiesta, assistita da consulenti del calibro dell’ex ministro Vittorio Grilli e dell’avvocato Sergio Erede, entro 60 giorni lavorativi. La decisione potrebbe così arrivare a settembre, proprio alla vigilia della presentazione delle liste per il rinnovo del consiglio all’assemblea di fine ottobre. Del Vecchio ha già anticipato che non intende presentare una lista alternativa a quella del consiglio, ma questo non esclude lo scoppio di una guerra finanziaria dentro e fuori Piazza Affari, da oggi di nuovo al centro di grandi manovre.

NAGEL SI SCHIERA CONTRO. IN DISCUSSIONE IL GOLDEN POWER

L’obiettivo vero, del resto, è il futuro delle Generali, di cui Mediobanca controlla il 13% (cui va aggiunto il 4,7% del patron di Essilor Luxottica), polmone, assieme ad Intesa (impegnata nel duello su Ubi), della finanza del Bel Paese. Il re degli occhiali da tempo spinge per un aumento di capitale della compagnia in vista della creazione di un grande polo di dimensioni internazionali. Ma Del Vecchio dovrà fare i conti con la ferma opposizione di Alberto Nagel e del resto del management, che non intendono affatto rinunciare al ruolo di public company conquistato in questi anni per finire sotto il controllo di Dolfin, la società lussemburghese di Del Vecchio, un signore di 84 anni che vanta sei eredi (frutto di tre diversi matrimoni). Ancor più insidiosa l’ostilità del mondo politico, che potrebbe culminare nell’estensione del golden power anche al polo finanziario Mediobanca-Generali.  

CATTOLICA NEL MIRINO DELL’IVASS

Riflettori anche su Cattolica Assicurazioni. Il Cda della compagnia si è riunito ieri d’urgenza dopo la lettera con cui l’Ivass, l’istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, ha chiesto che la compagnia, partner di Ubi, rafforzi il proprio patrimonio con un aumento di capitale da 500 milioni, pari a circa 2/3 della capitalizzazione attuale del gruppo, che in Borsa, alla chiusura di venerdì scorso, ne valeva 757. L’authority ha evidenziato un crollo del solvency ratio al 130% e sotto i minimi nelle jv Vera Vita e Bcc Vita per la forte esposizione ai Btp.

STAMANE GLI INDICI DEL PMI EUROPEI

Sul fronte macro, la pubblicazione degli indici Pmi manifatturieri europei permetterà stamane di fare il punto sulla recessione inflitta dalla pandemia alle principali economie del Vecchio Continente. Il dato assume un’importanza particolare in avvio di una settimana che culminerà nella riunione dell’atteso direttorio della Bce di giovedì.

LAGARDE PREPARA L’AUMENTO DEL BAZOOKA

La Banca centrale europea dovrà decidere se allargare o meno il programma di acquisto di titoli in risposta alla pandemia. La previsione degli esperti è che, nonostante i problemi posti dalla recente sentenza della Corte costituzionale tedesca, Christine Lagarde aumenterà gli interventi per almeno 500-700 miliardi. È probabile che nella lista degli acquisti verranno inclusi i titoli che non godono più di un rating sopra la sufficienza (i cosiddetti “fallen angels”, bond che sono stati declassati dalle agenzie a “spazzatura”).  

Sul fronte interno riprende la quota il dibattito sul Mes, l’unico intervento previsto dalla Ue che potrebbe essere attivato entro il 1° luglio.

Settimana importante per evitare una Brexit senza accordo. È questo l’obiettivo degli incontri delle due delegazioni. Ma le previsioni sono ormai negative.

USA SCONVOLTI DALLA RABBIA VERSO LE PRIMARIE

Dollaro più debole stamane. L’euro tratta a 1,113 (+0,3%). I future di Wall Street sono in lieve calo.

Negli Stati Uniti, sconvolti dalla rabbia che monta per la discriminazione razziali, si torna domani al voto: nel super Tuesday si terranno le primarie in Indiana, Iowa, Maryland, Montana, New Mexico, Pennsylvania, Rhode Island, South Dakota e nel distretto di Columbia (Washington). Il test è importante sia per definire le chance di Joe Biden, lo sfidante di Donald Trump, che la possibilità di tenere elezioni regolari ai tempi del coronavirus.

Oltre alla partita bancaria, destinata a tener banco nei prossimi mesi, Piazza Affari stasera registrerà i dati del mercato dell’auto.

A WALL STREET L’IPO DI WARNER MUSIC, I CONTI DI TIFFANY

In questa cornice Wall Street si accinge a festeggiare Elon Musk dopo il successo del lancio di Space x, ormai in orbita.

Al via una delle Ipo più attese, quella di Warner Music, una delle cinque grandi del mercato musicale. Da seguire domani i conti di Tiffany, i primi dopo l’arrivo di Bernard Arnault.

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