A Piazza Affari si mette in luce Telecom Italia, che continua la sua corsa verso quota un euro: a metà mattinata il titolo della compagnia telefonica, infatti, guadagna oltre il 2%, a quota 0,96 euro ad azione, arrivando a livelli che non si vedevano da circa tre anni. Dall’inizio del 2014 le azioni Telecom sono salite di oltre il 30%.
A smuovere le acque intorno alla compagnia telefonica sono i futuri sviluppi dell’azionariato: dal 15 al 30 giugno i soci di Telco, che detiene il 22,4% delle azioni, potranno sciogliere il patto che li lega. Molte altre compagini, come Generali e Mediobanca, hanno inoltre espresso la propria volontà di uscire.
A complicare il quadro, dopo lo scioglimento di Telco, sarà la presenza di Telefonica, che diventerebbe il primo azionista di Telecom Italia, e vederebbe la propria situazione dinnanzi alle autorità brasiliane complicarsi, a meno che Telecom non venda Tim Brasil. Un’evenienza esclusa dall’Ad della compagnia telefonica Marco Patuano, che ritiene la controllato brasiliana strategica per il gruppo. Un quadro complesso, dunque, ma gli investitori scommettono sul cambiamento.
“Non rilascio dichiarazioni su aziende quotate ma vedrete nei fatti quello che faremo nelle prossime settimane – ha detto il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, circa le attese sull’uscita da Telco della banca –. Il nostro piano d’impresa ha una chiara indicazione di smobilizzo di tutte le nostre partecipazioni non strategiche. E’ chiaro che questa smobilizzazione fa parte dei progetti del nostro piano d’impresa”.