Salgono le Borse europee in attesa delle decisioni della Federal Reserve. A Milano l’indice Ftse Mib guadagna lo 0,3%, attorno a quota 21.500. Ancor più positivi gli altri listini: Parigi + 0,7%, Francoforte +0,4%. Sale anche Londra. Stamane l’ufficio Statistico del Regno Unito segnala che il Pil, “in forte rallentamento”, è cresciuto dello 0,3% nel secondo trimestre rispetto al periodo gennaio-marzo e dell’1,7% su anno.
In Italia la fiducia delle imprese manifatturiere sale nel mese di luglio a 107,7 dal 107,3 di giugno, rende noto Istat. Sul fronte dei consumatori, la fiducia sale a luglio arriva a quota 106,7, da 106,4 di giugno.
Il dollaro è risalito: cross 1,164 da 1,17 di ieri, massimo da 12 mesi.
Lo spread Btp/Bund è in lieve rialzo a 156,4 punti base e il rendimento del decennale italiano al 2,22%. Stamani il Tesoro italiano ha assegnato interamente 3,25 miliardi di euro di Btp indicizzati a 10 anni e Ctz a 24 mesi. Nel dettaglio, ha collocato 1,25 miliardi di euro di Btpi con scadenza 15 maggio 2028 con un rendimento in crescita all’1,24% (+3 punti base). La domanda ha raggiunto 1,735 miliardi. Inoltre il Tesoro ha assegnato 2 miliardi di Ctz rispetto a richieste per 3,281 miliardi. Il tasso del Ctz (scadenza 20 maggio 2019) resta ancora negativo, a -0,16%, ma è superiore di un punto base rispetto all’asta precedente.
In forte accelerazione il petrolio. Il Brent (ieri +3,3%) ha superato di slancio la soglia psicologica dei 50 dollari il barile, mettendo a segno una delle variazioni positive giornaliere più ampie del 2017. Stamattina il petrolio del Mare del Nord è scambiato a 50,7 dollari il barile, +1%. Eni +0,9%, Saipem +0,5%, Tenaris +0,4%.
Esplode il conflitto tra Italia Francia sull’acquisto di cantieri Stx da parte di Fincantieri (-7,3%). Ieri il governo italiano ha rifiutato l’ultima offerta di Parigi: capitale 50-50%, governance divisa a metà. Oggi la risposta del ministro francese Bruno Le Maire: “Se i nostri amici italiani rifiutassero la proposta onesta che gli è stata fatta, lo Stato eserciterà il suo diritto di prelazione”.
Secca la replica di Giuseppe Bono, ad del gruppo italiano: “Siamo italiani, siamo europei e su Stx non possiamo accettare di essere trattati meno dei coreani, non abbiamo bisogno di Stx a tutti i costi”.
In testa all’indice principale della borsa milanese, Stm sale del 3% circa sulla scia dei risultati del secondo trimestre e della guidance fornita dalla società sopra le attese degli analisti. Ricavi in rialzo del 13% anno su anno a 1,92 miliardi, in linea con le stime. Ebit rettificato 184 milioni, meglio delle stime. Le previsioni per il terzo trimestre sono sopra le attese.
Bene anche Telecom Italia (+0,8%). Grazie al rialzo delle ultime sedute la performance da inizio anno è tornata in positivo del 3%. I risultati del trimestre di Tim Brasile sono molto meglio delle aspettative, l’utile si è triplicato. La società ha imboccato la via del risanamento, più probabile una cessione.
Snam +0,65%. Il gruppo ha sottoscritto con Edison l’accordo definitivo per l’acquisizione del 100% del capitale sociale di Infrastrutture Trasporto Gas (Itg) e di una quota del 7,3% del capitale di Terminale Gln Adriatico (Adriatic LNG).
Sale Fiat Chrysler (+0,70%) assieme al resto del comparto automotive. Psa guadagna oltre il 5% dopo aver raggiunto un nuovo record in termini di redditività, superando le attese degli analisti con un aumento delle vendite nel primo semestre.
Intesa, Unicredit, Pirelli e Fenice hanno annunciato di avere ceduto il 44,86% del capitale di Prelios (+0,6%) a Burlington Loan Management, veicolo gestito da Davidson Kempner Capital, a un prezzo di 0,105 euro per azione, complessivamente per 64,250 milioni di euro.
In ribasso Banco Bpm (-0,1%). Sono arrivate tre offerte vincolanti per Aletti SGR, una di queste, molto aggressiva, è arrivata da Azimut (+0,5%). Tra i contendenti c’è anche Anima Holding, in calo dell’1,7%.
Unicredit -1%. La Banca ha comunicato di aver subito un’intrusione informatica in Italia, i dati di 400 mila clienti sono stati violati. Non è stato acquisito – comunica l’istituto – nessun dato, come password, che possa consentire l’accesso ai conti dei clienti o permetta transazioni non autorizzate, mentre potrebbe essere avvenuto l’accesso ad alcuni dati anagrafici e codici Iban.