MILANO SEMPRE SOTTO TONO.
SOFFRONO ANCORA I BANCARI
Dopo la brusca caduta iniziale, Milano prosegue debole sotto il peso dei titoli bancari che ieri avevano abbozzato un timido rimbalzo. L’indice Ftse Mib scende del 2,09%, scivola anche Madrid -1,48%. Più contenuti i ribassi per Londra -0,38%, Parigi -0,81% e Francoforte -0,44%. In attesa di indicazioni sul duello negli Usa sul budget federale, la vera incognita sui listini del Vecchio Continente resta il debito dei Paesi periferici dell’Eurozona, anche perché la posizione tedesca, forse per motivi di politica interna, torna ad irrigidirsi: in cambio degli aiuti, dichiara allo “Stern” il ministro delle Finanze Wolfgang Schaueble, la Grecia o altri Paesi dovrebbero cedere alla Ue una parte della sovranità. Lo stesso Schaueble, in una lettera, ha espresso la contrarietà dell’esecutivo tedesco all’ipotesi di lasciare carta bianca al fondo europeo di salvataggio Efsf per quanto riguarda l’acquisto di titoli di Stato sul secondario, punto chiave del piano di salvataggio della Grecia. In questa cornice non stupisce la forte volatilità del mercato obbligazionario.
A una settimana dal via libera del piano di salvataggio della Grecia, tornano le tensioni su Italia e Spagna: i rendimenti dei Btp salgono di 10 punti base al 5,70%, lo spread con il Bund tedesco è tornato ad allargarsi a 303 dai 288 della chiusura di ieri sera. In mattinata era balzato a 315 punti base. I rendimenti dei titoli di Stato spagnoli a dieci anni salgono al 6% (+14 pb) e lo spread con la Germania sale a 341 da 322. L’euro rimane sostenuto contro dollaro a 1,45, sui massimi da inizio mese. La schiarita sulla Grecia, unita ai problemi americani, ha consentito all’euro di rimbalzare di quasi il 5% nell’arco di due settimane. A Piazza Affari proseguono le vendite sui bancari. Il bollettino di guerra segnala a metà mattinata: Unicredit -3%, Intesa -4%, Banca Monte Paschi-0,5%, Banco Popolare -2,6%,Pop. Milano -1,5%.
TEMPESTA A PARIGI SUI TITOLI PEUGEOT (-8%)
FIAT RIDUCE LA PERDITA (-0,7%). RISALE INDUSTRIAL
Tempesta parigina sui titoli dell’auto: dopo i risultati Psa perde l’8%. La seconda casa automobilistica europea ha detto che la divisione auto potrebbe registrare una perdita netta nel secondo semestre 2011 a causa degli effetti del terremoto giapponese di marzo e dell’aumento dei costi delle materie prime. Peugeot ha dunque abbandonato la prospettiva di aumentare i profitti operativi della divisione auto nella seconda parte dell’anno, ma non quella di aumentare i profitti di gruppo nel 2011. Nel primo semestre l’utile operativo di Peugeot, al netto delle voci una tantum, è cresciuto dell’1,8% a 1,16 miliardi di euro, con un margine sulle vendite in calo al 3,7% dal 4%. L’utile netto è salito a 806 milioni di euro da 680 milioni. La notizia non fa del bene a Fiat. Ma la casa del Lingotto, dopo un avvio in pesante discesa (dopo il -4,5% seguito all’annuncio dei risultati) riduce comunque le perdite allo 0,7%. Pronto recupero di Industrial (+2,5%).
Tra i petroliferi, Eni -0,5% e Saipem -0,3%. Il Brent è piatto a 118,3 dollari. Ansaldo Sts (-0,2%) ha azzerato quasi del tutto le perdite iniziali dovute al profit warning annunciato ieri con i risultati trimestrali. All’indomani dei dati, questi gli interventi dei broker: Jp Morgan ha portato il target price a 6,5 euro da 9 euro, Barclays lo ha abbassato a 7 da 8,7 euro, Natixis a 9,5 da 10,3 euro. B. Leonardo ha confermato il Buy con target price a 10,1 euro da 11,3 euro. La migliore blue chip resta Impregilo +3,9%. Il gruppo Gavio sarebbe disposto a stringere i tempi e ad andare avanti da solo nelle trattative per rilevare da Fonsai il 33% di Igli, la holding che custodisce il 29% di Impregilo. Lo scrive Mf aggiungendo che l’idea sarebbe quella di girare una parte della quota ai Benetton. In salita Italcementi +2,4%, Geox+2,2%, Recordati +1,3%. E Luxottica +1,3% in scia alla buona trimestrale.