Crollo in Borsa per Montepaschi nel primo giorno dell’aumento di capitale. Poco prima delle 10 il titolo perdeva il 4,93%,a 0,569 euro,dopo aver toccato in mattinata il minimo annuo a 0,565 euro. La ricapitalizzazione ammonta a 2,15 miliardi di euro, a un prezzo di 0,44 euro per azione. L’operazione terminerà l’8 luglio, ma i diritti saranno negoziabili fino al primo luglio. Francesco Gaetano Caltagirone, vicepresidente di Mps e azionista con circa il 4,8%, ha fatto sapere che non diluirà la propria quota.
Dal prospetto dell’aumento di capitale della banca diffuso venerdi sera è emerso poi un rischio di controversia fiscale da oltre un miliardo senza nessun accantonamento. La Direzione regionale delle Entrate contesta operazioni realizzate tra il 2002 e il 2007 da Mps, dalle altre banche del gruppo poi fuse e dalla vecchia Antonveneta. Le imposte contestate ammontano a 377milioni, più sanzioni per altri 575 milioni e interessi.
Intanto, il warning di Moody’s sul rating sovrano dell’Italia fa sentire il suo effetto su tutto il comparto bancario. Perdite pesanti anche per Intesa e UniCredit, che lasciano sul campo 2,5% circa, mentre gli istituti di credito europei limitano i danni con l’indice dei bancari europei che cede 1,23%. Ubs ha oggi ridotto il target price del titolo a 0,72 euro da 0,96, mantenendo il giudizio ‘neutral’.