LA BORSA +2,58% FA GLI AUGURI A MONTI
MA IL BTP RESTA SOPRA IL 6%
Le prospettive del vertice europeo restano più che mai incerte .Ma, dopo la grande frana di martedì, i mercati medicano le ferite, nella speranza di un esito accettabile se non eccellente. La ripresa è favorita dai dati in arrivo dagli Usa: le abitazioni vendute a maggio sono cresciute del 5,9% su base mensile, molto al di sopra delle attese. Contribuiscono al buon umore le attese per un allentamento della politica monetaria in Cina. Secondo un quotidiano cinese, il governo potrebbe introdurre nuove misure quali un’ulteriore riduzione delle riserve bancarie (sarebbe la terza da inizio anno) e altre misure per stabilizzare la moneta, aumentare gli investimenti nelle infrastrutture e ridurre le tasse.
Piazza Affari rompe gli indugi e, dopo una prima parte di seduta incolore, si è portato decisamente in rialzo. L’indice FtseMib sale del 2,58% a quota 13.302. Londra +1,36%, Parigi +1,53%, Francoforte +1,31%. Madrid +1,63%. Sale anche Wall Street: i tre principali indici +0,7% Dow Jones, S&P 500 +0,69% e Nasdaq +0,78% .
Euro stabile contro il dollaro a 1,247, mentre si riprende il petrolio con il Wti che torna poco sopra gli 80 dollari. Flessione trascurabile per l’oro a 1.565 dollari.
Giova infine il fatto che stamattina il Tesoro italiano ha piazzato l’intero ammontare previsto di Bot a sei mesi, anche se al rendimento del 2,95%, il tasso più alto da inizio anno. Nell’asta precedente del 29 maggio scorso, i Bot a sei mesi erano stati collocati al 2,10%.
Ma quando si guarda all’Europa, tornano le dolenti note.
1) Il rendimento del Btp decennale resta piatto al 6,15%, un livello insostenibile. Spread con il Bund a quota 460, stabile.
2) Inoltre la curva dei rendimenti italiana ha assunto come a fine 2011 una forma appiattita , cioè con una differenza sempre piu’ ridotta tra i tassi a lungo e quelli e breve termine. Tra il BTp triennale e il BTp decennale la differenza è inferiore all’1% (il triennale scambia al 5,30% mentre il decennale viaggia intorno al 6,20%), ma a salire di piu’ sono state le scadenze inferiori ai 12 mesi, con il BoT annuale sulla soglia del 4% e il semestrale che oggi ha sfiorato il 3% lordo..
3) In un intervento al Bundestag, la Merkel ha sostenuto che non esistono risposte semplici alla crisi ribadendo il no alle proposte dell’Unione europea sull’emissione congiunta di debito da parte del blocco. “Il debito comune potrà esserci – ha detto – solo quando ci saranno in piedi controlli sufficienti”, ha affermato, riconoscendo che i governi di Italia e Spagna hanno adottato importanti provvedimenti di riforma.
4) Funzionari del governo cipriota hanno chiesto assistenza finanziaria al Fondo monetario internazionale per gestire la crisi bancaria del paese. “Ci aspettiamo di inviare un team del Fmi a Cipro per valutare la situazione sul campo il prima possibile, per discutere di un programma economico che aiuterà Cipro a vincere le sfide economiche che sta affrontando”, ha detto il direttore dell’Fmi Christine Lagarde oggi in una nota.
Fra le blue chip milanesi sono in recupero le banche: Banca Popolare di Milano sale del 2,1%, a Intesa +3,22%, Monte Paschi +0,47%. Ma a trainare l’andatura è soprattutto Unicredit +4,67% grazie alla notizia che il fondo di private equity anglo-russo Pamplona ha acquistato il 5,1% del capitale. L’investimento, dichiara una fonte vicina al fondo “è di medio periodo” ed è stato deciso sulla base ‘di una condizione di “mispricing” che rendeva il titolo molto interessante’. Pamplona Financial Institutions Fund è un veicolo finanziario creato nel novembre 2011 con una “dote” di un miliardo di euro. Non e’ in vista un aumento della quota in UniCredit.
Positiva Generali, in rialzo del 2,97%. Mediobanca+1,91%.
Mediolanum guadagna il 5,76%. La società ha scelto Bruno Ermolli per sostituire Ennio Doris nel consiglio di amministrazione di Mediobanca. Ermolli, che siede nei cda di Mediolanum, Mediaset, Fininvest e Mondadori, e’ arrivato nell’istituto di Piazzetta Cuccia poco prima dell’inizio dell’odierna riunione del board. Durante la riunione, che e’ in corso, e’ attesa la cooptazione, oltre che di Ermolli, di Alessandro Decio, che rappresentera’ Unicredit al posto di Fabrizio Palenzona e del nuovo rappresentante di Groupama, dopo le dimissioni di Pierre Lefevre, motivate come negli altri casi dalla nuova normativa che proibisce i doppi incarichi in istituzioni finanziarie. All’odg del consiglio di Mediobanca anche il pre-consuntivo dell’esercizio 2011-12.
Nel settore automotive, Fiat +1.88%, Fiat Industrial +1,48%. Positiva Pirelli +0,4%.
StM annulla le perdite della mattinata e sale dello 0,2%. Il titolo è influenzato dal profit warning della concorrente tedesca Infineon. Prysmian scende dello 0,3%. Finmeccanica +3,11%.
Prosegue anche oggi l’apprezzamento di Enel, in rialzo del 2,47%. Ieri è stato uno dei pochi titoli positivi nel listino delle blue chip milanesi. Terna +2,99%.
Schizza Saipem +6,16% e miglior blue chip dopo l’annuncio di due nuovi contratti da 1 miliardo di dollari, uno in Arabia Saudita e uno in Nigeria. Eni +2,24%.
Solo due blue chip in terreno negativo: Azimut -0,07%, Diasorin -1,46%.
Fra le mid cap, rialzo di Rcs +2,9% dopo l’annuncio della vendita della casa editrice francese Flammarion sulla base di una valutazione di 251 milioni di euro. TerniEnergia +3%, Telecom Italia Media +2%.
Continua la battaglia infinita sul fronte assicurativo. “Nella convinzione che l’operazione soddisfi i reali interessi di FonSai, nei prossimi giorni, Sator e Palladio presenteranno nuovamente un’offerta”. Lo ha detto in assemblea FonSai la rappresentante dell’azionista Sator, aggiungendo che domani sara’ impugnato dinanzi al TAR il provvedimento di autorizzazione del Progetto UGF del 20 giugno scorso’, con cui l’Isvap ha autorizzato l’integrazione FonSai-Unipol.
Il gruppo Edison ha concluso un accordo di partnership con la britannica Fogl (Falkland Oil and Gas), una delle compagnie che operano nell’esplorazione alle Falkland, per nuove attivita’ di ricerca di idrocarburi in fondali ad alta profondita’, investendo circa 90 milioni di dollari. L’accordo prevede che Edison partecipi al 25% nell’area a nord, dove verranno perforati due pozzi esplorativi a partire da luglio e al 12,5% nell’area a sud, per un investimento complessivo pari a circa 50 milioni di euro nei prossimi 24 mesi.