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Borsa: Saras vola dopo accordo con Enel Gp su idrogeno verde

Commissione europea

Saras vola in Borsa, spinta al rialzo dal buon andamento del petrolio e soprattutto dall’accordo sull’idrogeno verde firmato con Enel Green Power. A metà mattinata le azioni della società petrolifera guadagnano il 10,6% toccando quota 0,709 euro. Alto anche il numero degli scambi con oltre 10 milioni di pezzi già passati di mano a fronte di una media pari a 8,5 milioni in un’intera seduta nell’ultimo mese.

Il protocollo d’intesa firmato con Enel Green Power prevede di costruire un impianto un di idrogeno verde in Sardegna che consentirà di rifornire la raffineria. Nel dettaglio, l’intesa stabilisce l’utilizzo di un elettrolizzatore da 20 MW alimentato da energia rinnovabile per fornire idrogeno verde da utilizzare come materia prima nella raffineria Saras presso il sito industriale di Sarroch, in provincia di Cagliari.

“La firma di questo protocollo di intesa – commenta Salvatore Bernabei, Ceo di Enel Green Power – conferma l’impegno del Gruppo Enel nel promuovere lo sviluppo dell’idrogeno verde in Italia e nel mondo, accelerando la transizione energetica. Siamo alla costante ricerca di collaborazioni per individuare le migliori applicazioni di questa tecnologia, in particolare nei settori industriali non elettrificabili e con emissioni più difficili da abbattere, tra cui il settore dell’industria chimica”.

“Come Saras ci confrontiamo da tempo e attentamente con le sfide della transizione energetica – commenta Dario Scaffardi, Ceo di Saras – e negli ultimi anni abbiamo rafforzato la nostra base di competenze con una serie di progetti finalizzati a ridurre sensibilmente il “carbon footprint” della raffineria. Questa collaborazione con Enel Green Power ci consente di sviluppare con un partner ideale uno di questi, la produzione e utilizzo di idrogeno green, considerata oggi una delle strategie a maggior potenziale per la decarbonizzazione dei processi di raffinazione e la produzione di combustibili di nuova generazione”.

Gli analisti di Equita fanno notare che l’impianto avrà “dimensioni rilevanti per il segmento dell’idrogeno verde”. Secondo i calcoli del broker, ‘le capex per l’impianto possano essere di circa 25 milioni di euro e dovrebbero poter soddisfare circa il 3%-4% del fabbisogno di idrogeno della raffineria”. Utilizzando infatti come riferimento l’impianto di Air Liquide in Canada che ha la medesima capacità, “stimiamo una produzione di 8 t al giorno abbinato ad un risparmio di circa 27mila t di CO2 all’anno” e “le capex dell’impianto potrebbero rientrare nel piano nazionale sull’idrogeno”. Sulla base di questi calcoli, gli analisti credono che l’accordo avrà “risvolti marginalmente positivi per il titolo, principalmente legati al risparmio di costi sulle emissioni in caso di finanziamenti a fondo perduto per il progetto”.

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Categories: Economia e Imprese