Inizia bene il 2015 per il titolo in Borsa di Salini Impregilo, che all’avvio degli scambi arriva a guadagnare più di tre punti percentuali, a 3,108 euro.
L’ondata di acquisti sulle azioni della società di costruzioni arriva all’indomani della sentenza che ha condannato l’Autorità del Canale di Panama a pagare un primo risarcimento da 234 milioni di dollari al consorzio di cui fa parte il gruppo italiano (al 38%) insieme alla spagnola Sacyr (al 48%) e alla belga Jan de Nul.
“Il giudizio – si legge in una nota di Salini Impregilo – è stato emesso dal Dab (Dispute Adjudication Board), la commissione tecnica internazionale istituita dalle parti nell’ambito del progetto Terzo set di Chiuse per l’ampliamento del canale”.
L’arbitrato internazionale ha quindi dato ragione agli europei a circa un anno dall’avvio della controversia. Era il Capodanno 2014, infatti, quando il governo panamense aveva preso posizione contro i lavori per il raddoppio dell’istmo tra Golfo del Messico e Oceano Pacifico (un’opera da sei miliardi di dollari), minacciando di ritirare l’appalto al consorzio per colpa dei costi enormemente lievitati.