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Borsa, Salini e Astaldi fanno scintille e danno slancio alle costruzioni

L’offerta di Salini Impregilo per salvare e rilevare il controllo di Astaldi manda in orbita i due titoli in Borsa e dà slancio a tutto il settore delle costruzioni malgrado la seduta ribassista di Piazza Affari – Piace anche il bond della Juventus, miglior titolo del Ftse Mib – In territorio positivo Campari, Saipem e Diasorin – Wall Streeet apre male.

Borsa, Salini e Astaldi fanno scintille e danno slancio alle costruzioni

Lo shopping natalizio americano ha fatto flop e i mercati si allarmano. Crollano infatti le vendite al dettaglio negli Usa nel mese di dicembre (-1,2%, dato peggiore dal 2009) e di conseguenza si risvegliano i timori di un rallentamento economico globale. Ne risentono anche i listini europei che peggiorano nel pomeriggio, dopo l’apertura in rosso di Wall Street. Piazza Affari scende a 19.834 punti e chiude con una perdita dello 0,78%, penalizzata da prese di profitto sui finanziari e su Ferragamo (-3,13%), retrocesso a sell da hold da parte di Morningstar, dopo i risultati 2018.

Frena anche l’obbligazionario dopo i recenti guadagni: il rendimento del decennale staziona al 2,81%, mentre lo spread con il Bund si allarga dell’1,77% a 269.90 punti base. Sull’Italia continuano inoltre a piovere revisioni al ribasso sul pil 2019. Moody’s stima una frenata allo 0-0,5% (da +1,3%) e adombra il rischio elezioni anticipate dopo il voto per le europee.

Archivia una seduta negativa Francoforte, -0,72% (il pil del quarto trimestre resta fermo, ma l’assenza del segno meno, dopo -0,2% nel terzo trimestre, evita la recessione tecnica). Scendono Parigi -0,23%, Madrid -0,23% e Zurigo -0,28%. Piatta Londra.

Wall Street si muove in ribasso con i dati macro, mentre si appanna leggermente l’ottimismo sul nuovo round di colloqui sui dazi, oggi e domani, in Cina. Bloomberg scrive infatti che resta ancora “molto da fare” per arrivare a una bozza di accordo. Fino ad ora ci sono stati “pochi progressi” – spiegano all’agenzia fonti cinesi – e ci sono ancora differenze su diversi punti. Dunque è presto per arrivare a un testo da presentare al presidente Usa Donald Trump e al leader cinese Xi Jinping nel prossimo summit ancora da programmare. Fra i titoli si segnala il tonfo di Coca Cola (-7,2% a New York), dopo la stima di un indebolimento nella crescita delle vendite 2019.

L’euro-dollaro è moderatamente favorevole alla moneta unica, anche se il cambio resta sotto 1,13. Dopo un avvio prudente salgono le materie prime. Il petrolio, Brent vola a 64,24 dollari al barile (+0,99%) e l’oro supera 1.310 dollari l’oncia.

Regina del Ftse Mib è la Juventus, +2,83%, che festeggia la collocazione sul mercato di un bond da 175 milioni di euro, scadenza cinque anni, rendimento 3,5%.

Tonica Campari, +1,56%, in scia all’andamento positivo del settore food and beverage europeo dopo i risultati di Nestlé (+2,2% a Zurigo). Bene Saipem +1,49%; A2a +0,6%; Recordati -0,48%. Sono in cima alla lista dei titoli in rosso Unipol -2,64%; Azimut -2,31%; Banco Bpm -2,53%; Unicredit -2,17%.

Fuori dal paniere principale vanno in orbita Astaldi (+14,57%) e Salini (+9,49%), dopo che il cda della prima ha approvato il piano e la proposta concordataria che prevedono un aumento di capitale riservato a Salini per 225 milioni e la soddisfazione parziale dei creditori chirografari con l’attribuzione “sia di azioni derivanti dalla parziale conversione dei crediti, sia di strumenti finanziari partecipativi emessi dalla società a valere sulla liquidazione degli asset non core”. Ora tutto dipende dall’atteggiamento delle banche creditrici.

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