In lieve rialzo Piazza Affari all’avvio di una settimana dominata dalle decisioni delle banche centrali. L’indice avanza dello 0,15% attorno a quota 20.650 in linea con Parigi, Francoforte e Londra. Più debole Madrid -0,2%.
In attesa del vertice della Fed che prenderà in via domani martedì, la scena è oggi occupata dall’appuntamento annuale della Bce a Sintra. Per l’occasione Mario Draghi potrebbe anticipare misure coerente con un abbassamento dei tassi di deposito, ovvero quel che le banche pagano per lasciare la liquidità a Francoforte. Sul tema è intervenuto sul Financial Times il membro del direttorio Benoit Coeuré. L’euro è piatto su dollaro, a 1,120.
Piatto il mercato dei titoli di debito in attesa delle decisioni del Fomc. Il Btp decennale tratta al 2,30% di rendimento, nuovo minimo di periodo, da 2,33% di venerdì. Lo spread è a quota 256 (contro 257 di venerdì).
Continua a salire il debito pubblico: 2.373 miliardi ad aprile (+15 miliardi più di marzo).
Il petrolio WTI è in ribasso dello 0,4% a 52,3 dollari il barile, dal -2% della scorsa settimana. Il ministro del petrolio dell’Arabia Saudita, Khalid Al Falih, ha anticipato ieri in Giappone, che l’Opec allargata (OPEC + Russia) si dovrebbe riunire nella prima settimana di luglio per “ribilanciare il mercato”. Scende l’oro a 1.333 dollari l’oncia: -0,7%.
Si fanno sentire le varie novità che riguardano il gruppo Agnelli/Exor.
- Sale Fiat Chrysler +1,35% a 12 euro in attesa che si riapra la partita della fusione con Renault.
- Su anche Cnh Industrial +0,69%, nonostante l’avvio della procedura di quotazione di Traton, la controllata di Volkswagen attiva negli automezzi pesanti.
- Positiva Ferrari +0,26%, Jefferies alza il target price a 130 euro.
- Dopo l’avvio positivo rallenta Juventus -0,97% dopo la conferma dell’arrivo di Maurizio Sarri.
- Prende il largo Fincantieri +1,7%, dopo l’intesa raggiunta con la francese Naval group. L’alleanza non giova a Leonardo -0,09%, dopo la collaborazione con Naval sui siluri.
Da segnalare Tim +1,38% che ha annunciato l’intenzione di cancellare la quotazione delle proprie azioni ordinarie e di risparmio al NYSE, convertendo entrambi i propri titoli ADR (ordinario e di risparmio) di livello II, in ADR di livello I quotati fuori mercato (OTC). L’operazione è finalizzata a semplificare e ridurre i costi e non avrà effetti per i titoli quotati a Piazza Affari.
Positivi anche i finanziari tra cui spicca Deutsche Bank +1,86% dopo aver toccato +3%: secondo il Financial Times a luglio l’istituto annuncerà la nascita di una bad bank a cui apportare asset per 50 miliardi.
A Piazza Affari sale Unicredit +0,5%. RBC ha tagliato il target price a 16 euro. Banco Bpm +1,6%. In terreno positivo Azimut +1,3%, Cattolica +1,5%. Generali +0,84%: dopo aver valutato il dossier per l’acquisizione di Gam Holding, avrebbe deciso di non prenderla in considerazione.