La settimana inizia come peggio non potrebbe per il titolo di Saipem, che dopo alcune difficoltà ad aprire viene ammesso agli scambi e crolla di circa 23 punti, a 15,5 euro. L’ondata di vendite si è innescata dopo che venerdì a mercati chiusi, la società d’impiantistica ha annunciato di aver rivisto pesantemente al ribasso le stime per il 2013. Scivola anche Eni (azionista al 43% di Saipem), che negli stessi minuti registra una flessione superiore al 3%.
Il profit warning della settimana scorsa è il secondo in sei mesi. Saipem ha tagliato le stime di ebit e risultato netto per il 2013, a causa del radicale deterioramento della posizione commerciale del gruppo in Algeria e di una serie di criticità su due contratti in Messico e Canada. La stima sull’ebit è stata rivista in calo fra 650 e 750 milioni, di cui circa il 50% relativo alle attività in Algeria. Il risultato netto è atteso in perdita fra 300 e 350 milioni.