Limita i danni Piazza Affari +0,31% dopo l’apertura in ribasso. In Borsa Saipem è ancora nella tempesta. Il mercato spera (ma non troppo) che possano arrivare buone notizie dal fronte europeo, vuoi sul tetto del prezzo del gas che sul piano anti-spread. Ma su entrambi i temi un’intesa è ancora lontana. Risale lo spread a 194 punti. Ma scendono i rendimenti a fronte del rischio recessione: il BTP si rafforza a 3,40%, meno 13 punti base, il Bund tratta a 1,43%, da 1,75% del giorno prima. L’offerta di Btp Italia si è chiusa con sottoscrizioni per 9,45 miliardi di euro.
La spada di Damocle delle forniture del gas russo ha spinto la Germania ad attivare la fase 2 di allarme, ma Berlino esita ancora di fronte alla mossa del tetto dei prezzi caldeggiato da Draghi.
Borsa limita i danni ma frena la congiuntura
Il movimento positivo dei future di Wall Street ridimensiona la portata del ribasso delle Borse dell’Europa in questa fase finale della mattinata. Ma i dati macro confermano la frenata della congiuntura del Vecchio Continente. La crescita delle imprese è rallentata ben oltre le previsioni a giudicare dall’indice Pmi di S&P Global, sceso a giugno a 51,9 da 54,8 di maggio, ai minimi da febbraio 2021. “La crescita economica della zona euro sta mostrando segni di cedimento, con l’esaurirsi della spinta della domanda repressa dovuta alla pandemia, compensata dallo shock del costo della vita e dal crollo della fiducia di imprese e consumatori”, ha detto Chris Williamson, chief business economist di S&P Global. Il Pmi manifatturiero principale è sceso al minimo di quasi due anni da 54,6 a 52,0.
Borsa, Saipem ancora in caduta. Aumento capitale solo per Eni, Cdp e banche
In Piazza Affari tiene ancora banco il tormentato avvio dell’aumento di capitale Saipem. Dopo il tracollo di mercoledì, con perdite del 21,5% e dopo una partenza stentata (-18,6% alle 10 e trenta) le azioni della oil service hanno avviato un lento recupero attorno ai 30 euro (-8/ -9%). L’estrema volatilità del titolo è legata alle caratteristiche iper diluitive dell’aumento da 2 miliardi (oltre il doppio del valore attuale di Borsa). Gli investitori stanno vendendo a mani basse in vista della scadenza di domani, ultimo giorno per liberarsi delle azioni, prima che i diritti inizino a trattare da lunedì 27 giugno. Una scelta quasi obbligata per il retail che, per partecipare, dovrebbe sborsare una cifra molto elevata, alla luce del concambio tra nuove e vecchie azioni. Da inizio anno il titolo è in rosso di circa il 70% a fronte del buon andamento del settore oil&gas grazie al balzo del prezzo del petrolio.
Borsa, gli altri titoli in evidenza
Il decreto del governo sull’energia sostiene in Piazza Affari le utilities: la migliore è Italgas +3%. Rialzi superiori al 2% per Hera, Enel, A2A e Terna.
In grande evidenza anche Fineco +2,99% in controtendenza rispetto al resto del settore finanziario: Bper -2,3%. Unicredit -1,23%.
I titolo migliore è Amplifon + 4,75%. Sempre in movimento Telecom +2,7% attorno a 0,26 euro.