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Borsa, rush finale: brilla Mediaset, calano le banche

Accelerazione finale per i listini europei con il Ftse Mib che chiude in rialzo dello 0,88%, migliore piazza d’Europa, trainato da Mediaset +5,09% che corre grazie alla prospettiva, secondo indiscrezioni di stampa, che Vivendi stia studiando una nuova proposta per risolvere il caso Premium. Bene anche Azimut +3,41%, Stm +3,05%, Prysmian +2,58%, Cnh +2,43%. Continua la buona intonazione di Rcs +0,93% con il mercato che scommette sulle prospettive del gruppo sotto la regia di Urbano Cairo. Fallisce il rimbalzo delle banche che si muovono deboli sul fondo del Ftse Mib: Mps -1,58%, Bpm -0,35%, Banco Popolare -0,09%. Francoforte sale dello 0,59%, Londra +0,10% e Parigi +0,31%.

Wall Street parte sopra la parità all’indomani della pubblicazione dei verbali della Federal Reserve (che tra l’altro ha comunicato il proprio prossimo sbarco su Facebook) relativi alla riunione di luglio.I verbali della riunione di luglio allontanano la prospettiva del rialzo dei tassi Usa. Nel pomeriggio, il governatore Lockhart ha detto di ritenere appropriato un eventuale rialzo nel 2016. L’ago della bilancia rimane legato ai dati macroeconomici. Oggi è stato pubblicato un dato incoraggiante sui sussidi iniziali di disoccupazione: le nuove richieste sono scese nell’ultima settimana più del previsto confermandosi sotto le 300.000 unità per la 76esima settimana di fila, la sequenza temporale migliore dal 1970. Il superindice dell’economia sale dello 0,4% a luglio, in linea con les time e l’indice manifatturiero della Fed di Philadelphia migliora di 2 punti, sempre in linea con il consensus. Sul fronte societario oltreoceano occhi su Wal Mart dopo i risultati del secondo trimestre migliori delle attese. Cisco sotto i riflettori per il taglio di 5.500 dipendenti.

In scia alle timide prospettive di azione della Fed a breve termine si è rafforzato lo yen che si è portato sopra quota 100 nei confronti del biglietto verde. Allo stesso tempo l’indice Nikkei ha lasciato sul terreno l’1,55%. In mattinata sono state pubblicate anche le minute della riunione della Bce della riunione del 20-21 luglio. Da queste si apprende che il Consiglio direttivo della Bce ha valutato che i dati in arrivo “confermano lo scenario di base di una ripresa economica moderata e di tassi di inflazione in aumento”. Inoltre, “anche se
l’incertezza è aumentata dopo l’esito del referendum britannico sulla Ue, nondimeno è stato valutato che fosse prematuro valutarne le possibili implicazioni economiche per l’area dell’euro”.

L’inflazione nell’eurozona a luglio si è attestata a +0,2% su base annuale. Eurostat ha quindi confermato la stima preliminare diffusa a fine luglio. Si tratta di un dato in aumento rispetto al +0,1% di giugno ma ancora decisamente lontano dall’obiettivo del 2% fissato nel mandato della Banca centrale europea. L’euro si apprezza su dollaro a 1,1334 (+0,4%). Il petrolio è in rialzo con il Brent sopra i 50 dollari al barile (+1,26%) e il Wti a 47,96 dollari (+2,5%). Ora l’attenzione dei mercati è già al simposio annuale organizzato a Jackson Hole, Wyoming, dove la settimana prossima si riunirà il gotha della finanza mondiale. Il governatore della Fed Janet Yellen parlerà venerdì 26 agosto.

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Categories: Finanza e Mercati