RIMBALZA FIAT, FRENA TELECOM. IL FISCAL CLIFF ORA FA PAURA
I mercati archiviano, senza alcuna eccitazione, il balzo in avanti della Borsa di Tokyo, drogato dal calo dello yen (possibile prologo ad una sgradita guerra delle valute). Al contrario, a fine mattina, i listini europei sono in calo in attesa di notizie sul fiscal cliff Usa, sempre più concreto a mano a mano che si avvicina la scadenza di Capodanno: il rischio è che scattino in automatico tagli alla spesa ed inasprimenti fiscali per 600 miliardi di dollari.
Piazza Affari, comunque è l’unica in terreno positivo. A Milano l’indice FtseMib sale infatti dello 0,08% a quota 15920, Londra perde lo 0,55%, Parigi -0,41%, Francoforte -0,02%. Sul mercato dei titoli di Stato migliora ancora il Btp a 10 anni con il rendimento in calo al 4,57% e lo spread che si contrae a quota 320, 4 punti base in meno di venerdì.
In Europa il settore auto è il migliore con l’indice Stoxx che sale dello 0,2%. In Piazza Affari si mette in evidenza Fiat che sale del 2,7% e recupera parzialmente la perdita di venerdì (-1,9%), innescata dalle voci, smentite, di un aumento di capitale. Scendono tutti i titoli delle telecomunicazioni (Stoxx -1,7%), trascinati dal ribasso dell’olandese Kpn che perde il 12% dopo avere annunciato che ha azzerato la seconda tranche di dividendo.
Telecom Italia scende dell’1,35%: la società avrebbe dato l’incarico a Morgan Stanley di occuparsi come advisor dello scorporo della rete. Fra i titoli industriali, salgono Finmeccanica 0,87%, Prysmian +0,28% e StM +0,57%. In ripresa le banche : Unicredit sale dello 0,28%, Intesa +0,16%. Salgono di più Pop.Milano +1,05% e MontePaschi +2,06%. Da notare tra le mid cap, Geox sale + 2,7%, Indesit +2,4% e Recordati +2,1%. Scendono al contrario Italcementi -1,5% e Gemina -1,7%.