Sale Piazza Affari sull’onda del salvataggio di Monte Paschi, che dà tono al settore bancario. Qualche brivido viene garantito dalle voci su Telecom, al centro delle voci su un eventuale arrocco in funzione anti-scalata.
L’indice FTse Mib sale dello 0,9% attorno a quota 19.300 punti. Meno mosse le altre piazze, già concentrate sul week end natalizio: Parigi +0,1%, Madrid +0,4%, invariata Londra. Modesto rialzo a Francoforte +0,13% dopo l’accordo tra Deutsche Bank +2,85% e il dipartimento di Giustizia Usa: la banca pagherà una multa di 7,2 miliardi di dollari. Anche Credit Suisse -0,7% (da +2% in avvio) ha siglato un’intesa con Washington: la banca dovrà sborsare 5,28 miliardi di dollari per regolare il contenzioso sulla vendita di titoli legati ai mutui subprime.
Il titolo Monte Paschi è sospeso dal listino, ma la notizia che gli obbligazionisti retail non subiranno perdite è stata accolta con favore dal mercato. L’iter del provvedimento sarà però complesso: prima che Monte dei Paschi riceva gli aiuti di Stato, ci deve essere un bail-in, secondo il portavoce del presidente dell’Eurogruppo Jeroean Dijsselbloem.
Il Qatar, che si è defilato in extremis dall’intervento a Siena, ha indirizzato le sue attenzioni verso il prossimo aumento di capitale di Unicredit +1,9% : l’istituto ha incassato la conferma del rating BBB+ da parte di Fitch. In terreno positivo sia Bpm che Banco Popolare (entrambi +2, %) ormai ad un passo dalle sospirate nozze. Sale anche Ubi +2% : il decreto governativo verrà esteso alle banche oggetto un anno fa della risoluzione ai sensi del bail-in.
Intanto riparte da 158,9 punti base lo spread tra decennali italiani e tedeschi con il rendimento all’1,85%. A mercati chiusi verranno comunicati quantitativi e tipologie dei titoli a medio-lungo termine in offerta nell’asta del 29 dicembre che, insieme al collocamento di Bot semestrali del giorno prima da 6,5 miliardi, inaugurerà il ciclo delle emissioni a regolamento sul 2017, anno in cui le esigenze di rifinanziamento lorde aumenteranno rispetto a quelle del 2016, oltre quota 400 miliardi.
Nuovo colpo di scena nella partita Bolloré.
La Stampa lancia l’ipotesi secondo cui la Cassa depositi e prestiti entri nel capitale di Telecom Italia +2,8% con una quota analoga a quella di Viventi, il 24% circa allo scopo di bloccarne la vendita ad Orange e costringere Vincent Bolloré a trattare su Mediaset e Generali: costo potenziale della mossa, 2,4 miliardi.
A Piazza Affari la guardia rimane alta anche su Mediaset +0,85%, dopo che ieri, a mercati chiusi, la francese Vivendi ha dichiarato di possedere gia’ il 28,8% del gruppo, e il 29,94% dei diritti di voto. I titoli sono ripartiti al rialzo e segnano +1,7%.
Fiat Chrysler sale del 2,2% e si avvicina ai massimi toccati il 15 dicembre a 8,69 euro. Continua la performance positiva del gruppo automobilistico, dopo che a novembre ha venduto in Europa 75.265 auto, il 10,1% in più rispetto allo stesso mese del 2015.Da inizio anno il titolo sale dell’1,4% e da inizio luglio ha una trend positivo del 69%.
Fra i titoli industriali salgono anche Brembo +1,6% e Prysmian +0,7%.
Da segnalare anche Luxottica +1,1% dopo avere annunciato il rinnovo della licenza con Ralph Lauren. Positiva Recordati +1,8%.