La scontata affermazione di Shinzo Abe alle elezioni della Camera Alta non ha avuto grosse ripercussioni sulla Borsa di Tokyo. L’indice Nikkei, ad un’ora dalla chiusura, segna una flessione attorno allo 0,3%, in linea con Hong Kong. Lo yen vale 100,2 rispetto al dollaro.
I mercati sono concentrati sulle trimestrali Usa, il polso della ripresa mondiale. Finora il 53% delle società ha annunciato risultati migliori delle attese. I dati più attesi riguardano Ford e, soprattutto Apple, dopo la brusca caduta di Microsoft che ha chiuso la settimana con un tonfo dell’11%.
Tensioni nell’eurozona in arrivo da Lisbona, dopo l’annuncio del fallimento dei negoziati per un governo d’unità nazionale, dato dall’opposizione socialista. Il governo era passato indenne giovedì in Parlamento da una mozione di sfiducia, ma il Presidente aveva chiesto una coalizione allargata ai socialisti per dare garanzie ai creditori, che devono sbloccare la prossima tranche del prestito da 78 miliardi di euro.
EUROPA, POSITIVE 13 BORSE SU 18
Meglio le azioni dei bond. Alla fine della scorsa settimana i capitali investiti nei fondi azionari gestiti dalle società Usa hanno toccato la cifra di 19.700 miliardi, di cui 700 miliardi “in fuga” dai prodotto obbligazionari.
I titoli finanziari hanno consentito sia all’indice S&P +0,7% che al Dow Jones +0,5% di chiudere la settimana in terreno positivo.
L’indice complessivo delle Borse europee Stoxx 600 (oggi invariato) è salito nella settimana dell’1,2% ai massimi da maggio. La performance da inizio anno è +7,2%.
Su 18 Borse europeee, 13 hanno chIuso la settimana in rialzo: Londra +1,3%, Parigi + 1,8%, Francoforte +1,5%.
Il bilancio della settimana per Piazza Affari è ancor più positivo con l’indice Ftse Mib che ha guadagnato il 4,49% riducendo il calo dall’inizio dell’anno a -0,9%.
Le migliori blue chip della settimana sono state : Banco Popolare +11,8%, Pirelli +10,9%, Banca Pop.Emilia +10,2%, Unicredit +9%, A2A +8,5%. Le peggiori sono: Buzzi -6,6%, Telecom Italia -3,1%, Finmeccanica -0,8%.
Situazione tranquilla anche sul mercato dei titoli di Stato dove il rendimento del Btp decennale è rimasto stabile al 4,39%, spread invariato a quota 288.
SOTTO I RIFLETTORI. A MILANO
a) Stasera, a Borsa chiusa, saranno resi noti i conti della trimestrale Stm. Viva attesa sul mercato per capire se la joint venture guidata da Carlo Bozotti seguirà il trend, deludente, di Intel, che ha deluso le stime degli analisti e ha tagliato gli obiettivi di fine anno, o quelle di Xilinx e Asml hanno battuto le stime e alzato le indicazioni per il 2013. La previsione è che StMicroelectronics, primo produttore di chip in Europa, possa fare meglio delle attese perché il suo portafoglio prodotti, concetrato nelle mems, nei chips per l’auto e l’energia non risente della crisi della domanda dei pc. Al contrario, il prezzo delle memorie Dram è rimasto alto perché sono le stesse utilizzate nei tablet. Intel è specializzata nella produzione di microprocessori per pc e non per tablet, ed è invece meno esposta nel settore delle memorie. In programma anche la trimestrale di Beni Stabili.
b) Da stamane a mercoledì 24 i nuovi soci Rcs con una percentuale oltre il 2% (o oltre il 5% in caso di fondi ) dovranno comunicare le quote. Dopo le comunicazioni di Urbano Cairo, che detiene il 2,8% del capitale, resta senza nome circa il 20% del capitale sottoscritto nel recente aumemto. E’ probabile che una larga parte di queste azioni siano state oggetto di operazioni speculative. Intermonte ha operato per conto di sei investitori istituzionali, verosimilmente per ragioni di arbitraggio, e così altri gestori di fondi, che di recente erano esposti con posizioni allo scoperto molto forti su Rcs e che in questo modo hanno potuto ricoprirsi parzialmente.
c) Superato lo scoglio dell’assemblea Mps, l’evento più atteso per le banche è la relazione che il responsabile del servizio di Vigilanza di Banca d’Italia, Carmelo Barbagallo, terrà giovedì al Coniglio di sorveglianza della Banca Popolare di Milano al termine della lunga ispezione sull’istituto. E’ previsto un severo giro di vite sulla governance dell’istituto.
d) Prende il via l’aumento di capitale di Prelios. La società immobiliare offrirà 193.195.887 azioni ordinarie nel rapporto di 23 nuovi titoli ogni 10 azioni possedute, a un prezzo unitario di 0,5953 euro. L’operazione terminerà l’8 agosto. Camfin, Generali, Mediobanca e Intesa Sanpaolo si sono impegnati a sottoscrivere, per cassa, una porzione dell’aumento di capitale per complessivi 25 milioni di euro, tramite esercizio dei propri diritti di opzione. Inoltre, i soggetti finanziatori di Prelios (Pirelli e le banche finanziatrici, tra tra le quali, Intesa Sanpaolo e UniCredit) si sono impegnati a garantire la sottoscrizione della parte eventualmente inoptata dell’aumento di capitale per un importo massimo complessivo pari a circa 90 milioni di euro, di cui 5 milioni per cassa e fino a 85 milioni per conversione pro-quoTa dei crediti vantati.
e) Conto alla rovescia anche per la sistemazione del patrimonio di Risanamento. Prima tapa, l’accordo con il gruppo Bizzi per l’area ex Falck di Sesto San Giovanni su cui dovrebbe sorgere la città della Salute. Il board del 31 luglio dovrà poi esaminare le offerte per l’area Santa Giulia e gli asset parigin. In lizza l’offerta di Luigi Xuninno e quella del gruppo Catella Hines, che potrebbe essere affiancato dal fondo del Qatar già entrato nel capitale di Porta Nuova.
f) Da seguire nei prossimi giorni le trimestrali del risparmio gestito Azimut (giovedì) e Banca Generali (venerdì 26). Il giorno 25 sono in programma anche i conti di Luxottica.
ACCADDE VENERDì
La spinta positiva è venuta dalle banche, esaminate a fondo da Goldman Sachs in un report che si conclude con la promozione di Unicredit+2,2%, confermata nella “conviction buy list” della banca americana, e di Pop.Milano +2%, alzata a “buy” da “neutral”. Intesa ha guadagnato il 2%,Mediobanca +1,3%.
Sono finite in calo Ubi -0,7% e MontePaschi-1,4%.
Le negative le società controllate dallo Stato: Enel-0,7%, Finmeccanica-1,6%. Grazie a un brillante recupero finale, Eni ha chiuso in progresso dello 0,1% al termine di una seduta tutta in calo. Le vendite sono state innescate dalle dichiarazioni del ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, che a margine del G20 ha detto che il governo potrebbe utilizzare le azioni come collaterale per operazioni di finanziamento allo scopo di ridurre il debito pubblico.
In vetta al listino Atlantia, + 2,8%. Per Equita Sim (rating buy e target price a 15,6 euro) la notizia che S&P ha confermato il rating BBB+ sul titolo con outlook negativo è positiva. Secondo un analista milanese le indicazioni del management sul traffico in Italia sulla rete di Autostrade, in calo del 2,9% nel primo semestre, mostrano un netto miglioramento rispetto ai primi tre mesi dell’anno.