Scivolano a Piazza Affari le grandi società pubbliche Eni, Enel e Finmeccanica, dopo le dichiarazioni del ministro del Tesoro Fabrizio Saccomanni, che in un’intervista rilasciata a Bloomberg tv ha aperto alla loro cessione per ridurre il debito pubblico del Paese.
Il tonfo più rumoroso, in tarda mattinata, è quello di Finmeccanica, che perde il 2,60% a quota 3,578 euro ad azione, collocandosi in coda al Ftse Mib. Pesanti anche Enel e la controllata Enel Green Power, tra i titoli peggiori del paniere con ribassi superiori all’1%. Limita i danni Eni, che perde lo 0,48% a 16,53 euro ad azione.
Per gli analisti di Equita le affermazioni del ministro Saccomanni potrebbero “creare pressione sui titoli, mentre l’upside speculativo derivante dalla discesa sotto il 30% del governo rimarrebbe limitato dalla presenza della golden share”.