Frenano le Borse europee, come già stamane le piazze asiatiche. L’euforia scatenata dalla lunga carica di Wall Street cede il posto alle prese di beneficio. A Milano prosegue il ribasso scattato nell’ultima parte della riunione di mercoledì: l’indice Ftse Mib scende dello 0,2% ma resiste sopra i 19 mila punti. In ribasso, dopo sette sedute positive, anche le altre Borse principali: Parigi e Londra -0,4%, Francoforte -0,2%, Madrid -0,3%.
La maglia nera oggi va ai minerari, che cedono quasi l’1% in seguito al calo dei prezzi del rame dopo che la Cina ha ridotto la domanda di materie prime. Vanno bene invece le compagnie aeree: Air France balza del 6% dopo un profitto operativo 2016 migliore del previsto. Lufthansa +2,8%.
Stabile il mercato obbligazionario. Il rendimento del Btp a 10 anni è indicato al 2,22%, dal 2,23% di ieri, spread con il Bund invariato a 185 punti base.
Dopo i recenti guadagni, innescati dalle attese di un imminente rialzo dei tassi in America, il dollaro perde terreno e l’euro risale a 1,063, da 1,0,61 della chiusura di ieri.
Il petrolio è poco mosso con il Brent scambiato a 55,9 dollari al barile. Arretrano i titoli legati al petrolio: Eni -0,5%, Saipem -0,7%.
Continua la frenata del settore bancario. Unicredit scende dell’1,4%, Banco Bpm -1,8%, Pop. Emilia -2,4%, Ubi -1,7%. Invariata Intesa.
In lieve calo Generali (-0,2%). Secondo le indiscrezioni rilanciate da Reuters, il management di Intesa ha avviato un’intensa attività diplomatica per sondare i principali azionisti di Generali e cercare con loro un accordo su un’ipotesi di aggregazione fra la prima banca e il primo gruppo assicurativo italiano. UnipolSai sale dell’1,6%, Unipol -0,5%.
Ha perso slancio Fiat Chrysler: -0,09% dopo un avvio positivo.