Giornata, come previsto, dominata dalle prese di beneficio, tipica delle fasi Toro. A Milano, dopo lo straordinario balzo di inizio anno il mercato incassa una modesta perdita: l’indice FtseMib cede un modesto 0,47% a quota 16813 , dopo il +3,8% di ieri. A Francoforte il Dax cede lo 0,34%, Parigi -0,65%, Madrid -1%, Londra -0,44%.
Lo spread Btp/Bund decennale risale di 3 punti base a quota 286, comunque sotto la quota Monti (287 bp). Il rendimento del Btp 10 anni (4,28%) oscilla sui minimi dal novembre 2010.
Il Bund Future decennale tedesco oscilla a 143,95 poco sotto la quota 144, dopo essere scivolato in apertura a 143,89. La nota più rilevante della seduta è il risveglio delle small caps, favorite anche dall’effetto Buffett. Ternienergia balza infatti in avanti del 4,5% dopo la notizia che Warren Buffett investirà fino 2,5 miliardi di dollari nel settore fotovoltaico Usa. Kinexia +1,6%. Al contrario, Indesit, -4,5%, è il peggior titolo di stamattina, ma ieri aveva chiuso con un balzo dell’11%. Male anche Seat, -2,2%.
In fermento anche le banche minori: Banca Pop. Etruria +2,9% e B. Desio e Brianza +2%. Conafi Prestitò +2,2%. Tengono bene i Big, che beneficiano del clima positivo sugli spread: Unicredit -0,2% e Intesa -0,4%.
Brilla Impregilo, +2,38%, ai massimi da giugno dopo la commessa da 560 milioni di dollari ottenuta a Panama in joint venture con Salini. Prysmian perde lo 0,65% dopo che la corte federale di Adelaide ha ritenuto fondate le accuse dell’antitrust australiano stabilendo che il giudizio verso Prysmian e altri competitors vada avanti. Al contrario sale Stm, +1,13%.
Fiat cede l’1,13% in scia al mercato ancora nero in dicembre. Nell”ultimo mese dell’anno le immatricolazioni in Italia sono calate del 22,5%, i marchi Fiat hanno registrato un calo del 20,2%.
Stamattina Goldman Sachs in una nota avverte i propri clienti sui rischi di un investimento in Terna (-0,52%) e Snam (-0,73%) e conferma il giudizio Sell.