Si chiude in rosso l’ultima seduta di Borse prima di Natale. Sotto l’albero non ci sarà l’accordo per il fiscal cliff. E l’incertezza lascia il campo alle prese di beneficio. Milano cede lo 0,40% con volumi bassi e lo spread chiude a quota 308 punti base, mentre Monti potrebbe dimettersi già questa sera (“Ma non è colpa dei Maya”, dice), lo spread chiude a quota 308 punti base. Francoforte -0,38%, Parigi -0,21%, Londra -0,30%.Atene positiva +1,84%. L’euro sul dollaro ritraccia a quota 1,3172 (-0,54%). Il petrolio Wti sale dell’1,83% a 89,51 dollari al barile.
Wall Street guida i ribassi: alla chiusura dell’Europa il Dow Jones cedeva l’1,16% e il Nasdaq l’1,46%. Non aiuta il dato sulla fiducia dell’Università del Michigan: l’indice è calato a 72,9 punti da 74,5 contro attese per un rialzo a 75 punti. Naike sale del 4,9% spinta dai ricavi in rialzo del 17%. Dopo che S&P ha tagliato il rating di Cipro da B a CCC+, il caso finirà sul tavolo dell’Eurogruppo a gennaio. Il presidente Jean-Claude Juncker ha detto di non prevedere il ricorso a un haircut sul debito di Cipro, dato che si tratta di una misura applicabile sono in casi eccezionali. Il numero uno dell’Eurogruppo, infine, ha sottolineato che la fine della crisi non è ancora in vista, che non bisogna rallentare il passo delle riforme e mantenere gli sforzi in atto per superare la situazione.Oggi la Commissione europea ha reso noti i dati sugli aiuti pubblici alle banche negli utlimi 3 anni: tra il 2008 e il 2011 le banche europee hanno ricevuto 1.616 miliardi di euro di aiuti pubblici, pari al 12,8% del Pil Ue. La maggior parte (67%) sono garanzie (quasi 1.085 miliardi). I principali beneficiari sono state le banche di Gran Bretagna (19%), Irlanda e Germania (entrambe 16%), che da soli rappresentano circa il 60% degli aiuti assegnati.
A Piazza Affari i ribassi sono guidati dal comparto bancario: Banco popolare -2,68%, Bper -2,09%, Unicredit -2,05%, Bpm -2,05%, Mps -1,75%.
Dopo l’entrata a gamba tesa della Bce sulla questione Monti Bond, l’ad di Mps Fabrizio Viola ha confermato “l’impegno a ricreare più rapidamente possibile le condizioni di economicità che consentano di ripagare per cassa gli interessi” sui Monti bond. Generali +0,51%. L’Isvap ha comunicato che nel primo semestre 2012 l’utile netto complessivo conseguito dalle imprese assicurative è stato pari a 3,02 miliardi di euro, in notevole crescita rispetto ai 936 milioni di euro del primo semestre 2011 e con una netta inversione di tendenza rispetto alla perdita di 3,6 miliardi dell’intero 2011 grazie al “favorevole andamento della gestione finanziaria e al significativo miglioramento della gestione tecnica dei rami danni”. Giù comunque la galassia Unipol-Fonsai all’indomani della conferma del concambio per la fusione nella Grande Unipol: Unipol -0,79%, Fondiaria -3,23%, Premafin -3,70%, Milano assicurazioni -5,67% su cui gli analisti di Banca Akros hanno abbassato il rating ad accumulate da buy e confermato il target price 0,41 euro.
Rcs -1,13%. Oggi il finanziere Proto ha recapitato alla Consob l’offerta inviata a Diego Della Valle per l’acquisto dell’intero pacchetto Rcs in suo possesso, l’8,7% del capitale. Proto ha formulato un’offerta di acquisto di 3 euro per azione con la validità di un mese.
In evidenza sul Ftse Mib invece Impregilo +2,46%, Prysmian +1,55%, A2A +0,82%, Tenaris +0,77%, Saipem +0,76%.