Ipo di rango del Made in Italy stanno per arrivare a Piazza Affari. Il nome più importante è quello della Pirelli, oggi controllata da ChemChina, che prepara il ritorno sul listino milanese dei suoi pneumatici per i primi giorni di ottobre. Ma anche la moda e il lusso stanno scaldando i motori.
Valentino Faschion Group, oggi controllata dall’emiro del Qatar, Versace e Furla dovrebbero essere le matricole di spicco del prossimo autunno della Borsa italiana. In arriva anche Gima, società controllata dall’Ima della famiglia Vacchi, e la Compagnia Valdostana delle Acque.
Il successo dei Pir, i Piani individuali di risparmio lanciati all’inizio dell’anno dal Governo per favorire l’incontro tra il risparmio degli italiani e le piccole e medie imprese, stimola le aziende alla quotazione come, nei primi mesi del 2017, hanno già fatto Unieuro, doBank, Banca Farmafactoring e Indel B oltre a 16 matricole del segmente AIM.
Rinvio all’anno prossimo invece per le Ipo dei colossi del trasporto ferroviario: l’arrivo a Piazza Affari delle Frecce Rosse delle Ferrovie dello Stato non avverrà prima del 2018 e la stessa sorte attende Itv-Italo, che però potrebbe bruciare sul filo di lana i treni dello Stato.