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Borsa: Pil e Fca riavvicinano il FtseMib ai 21 mila punti

Un enorme iceberg, provocato dal riscaldamento dell’Artico, si è staccato dalla calotta polare e fa rotta verso l’America del Nord. Sembra la scena iniziale di un film, ma è quello che sta avvenendo nella realtà, a contorno di una cronaca un po’ surreale. Donald Trump ha deciso di denunciare l’accordo sul clima di Parigi sottoscritto da 195 Paesi. Gli Usa si ritrovano in compagnia di Siria e Nicaragua, gli unici Paesi che non hanno aderito all’intesa per frenare il cambiamento climatico.

Ha prevalso la linea dura del falco Stephen Bannon, teorico dell’America First: il trattato firmato da Barack Obama, secondo il presidente, non conviene agli Usa che ora negozieranno da soli un’intesa che “dovrà tener conto degli interessi degli Usa, dei suoi lavoratori, dei suoi contribuenti e del suo business”. Non ci saranno nuovi accordi, è stata la risposta immediata di Cina e Germania.

DOPO LO STRAPPPO SUL CLIMA , SI RIACCENDE IL RUSSIAGATE

Si allarga così la distanza tra le due rive dell’Atlantico. Intanto il Russiagate promette altre scene degne di una fiction hollywoodiana. Giovedì prossimo deporrà al Congresso l’ex capo dell’Fbi, William Comey. E il britannico Guardian lancia una notizia clamorosa: Nigel Farage, il protagonista della Brexit, sarà chiamato a deporre come teste nell’indagine dell’Fbi che vuol vederci chiaro nella connection tra il leader dell’Ukip, Donald Trump, e Julian Assange, l’animatore di Wikileaks, responsabile dei furti di e-mail del partito democratico durante le elezioni.

INDICE MSCI GLOBAL AI MASSIMI, TOKYO +1%

I mercati finanziari ostentano, per ora, disinteresse per l’evolversi di un quadro inquietante. Continua infatti la stagione dei record per le Borse. L’indice Msci (+ 0,5%) basato sull’andamento di 46 mercati di tutto il mondo, ha toccato stamane il record di sempre. Le Borse asiatiche (+0,6%), trascinate dalla buona performance del mercato della Corea del Sud, segnano il massimo degli ultimi due anni. Brilla il Giappone (+1%), per la prima volta dall’agosto 2015 oltre la soglia dei 20 mila punti.

CRESCE ANCORA IL MERCATO DEL LAVORO USA. SALE WALL STREET

Hanno chiuso in salita ieri sera anche le Borse Usa: Dow Jones +0,65%, S&P 500 +0,76%, Nasdaq +0,78% a 6.246,83. In attesa del dato odierno sul mercato del lavoro, arrivano numeri molto positivi: a maggio le aziende del settore privato hanno aumentato il numero totale degli addetti di 253mila unità (dato Adp), meglio delle previsioni degli economisti che in media indicavano 180mila nuovi posti di lavoro. Ad aprile la crescita era stata di 174mila nuovi occupati.

Crescono le chances di un aumento di un quarto di punto dei tassi nella riunione della Fed del 13-14 giugno: è l’opinione dell’88% del panel di esperti. Brilla John Deere , in rialzo dell’ 1,8% dopo avere annunciato l’acquisizione per 4,88 miliardi di dollari dell’azienda tedesca non quotata Wirtgen Group, uno dei leader mondiali dei macchinari per realizzare strade. Pesante caduta di Hewlett Packard: -6.9% dopo i conti deludenti del trimestre.

Petrolio stabile dopo il lieve calo delle scorte: Wti a 48,36 dollari, Brent giù a 50,46 dollari al barile. A Piazza Affari Eni +1,2%, Saipem -0,5%. Le due società hanno firmato diversi contratti per l’attività di perforazione offshore: in Mozambico,della durata di 15 mesi estendibile a un massimo di 45; nel Mediterraneo (Portogallo e Cipro) e nel Mar Nero per un valore complessivo di 230 milioni di dollari. Tenaris +1,1%.

FCA SUPERSTAR IN USA, +6,8% LE VENDITE IN ITALIA

Il settore migliore, in Usa come in Europa, è stato l’automotive. A Wall Street il comparto ha registrato un rialzo dell’1,6% dopo i buoni dati di vendita di maggio. Ford sale del 3,1%, General Motors +2,1%, Tesla +0,2%.

Meglio di tutti ha fatto però Fiat Chrysler, che ha messo a segno un balzo del 5% dopo i dati migliori delle attese sulle vendite di maggio negli Usa, scese solo dell’1% rispetto a previsioni di -3,9%. A mercati chiusi sono usciti i dati sulle vendite in Italia: il gruppo (Alfa Romeo, Chrysler/Jeep/Dodge, Fiat e Lancia) ha visto un incremento delle immatricolazioni a maggio del 6,8%, a 59.844 veicoli, con una quota di mercato del 29,32%. Cnh Industrial +1,2%.

In generale, maggio è stato positivo per tutte le Case automobilistiche presenti in Nord America: alla Borsa di Francoforte Bmw è salita del 2,3%, Volkswagen +1,7%. “Very bad news” per il presidente Trump.

L’ASCESA DEL PIL SPINGE MILANO OLTRE I 21 MILA PUNTI

Viaggia a pieno regime la ripresa dell’industria manifatturiera europea. A maggio l’indice Pmi dell’Eurozona chiude a 57 punti, il miglior risultato dall’aprile 2011. L’indice FtseMib è salito dello 0,99% a 20.936 punti dopo aver toccato un massimo a 21.007. Rialzi più contenuti per le Borse di Parigi (+0,7%) e Francoforte (+0,4%). Londra nel corso della seduta ha toccato un nuovo record.

Insomma, una giornata di brillante rialzo per la Borsa di Milano, che ha festeggiato il sorprendente dato sulla crescita dell’economia italiana: l’Istat ha rivisto al rialzo la stima del Pil del primo trimestre, portando il dato a +1,2% sullo stesso periodo del 2016, da +0,8% della prima rilevazione. Il primo trimestre del 2017 ha avuto due giornate lavorative in più sia rispetto al trimestre precedente, sia rispetto al primo trimestre del 2016.

Intanto, il governo ha chiesto alla Commissione europea uno sconto di circa 8,5 miliardi sulla correzione del 2018, riducendo l’obiettivo di aggiustamento del saldo strutturale allo 0,3 dallo 0,8% indicato in aprile. Se Bruxelles accogliesse la richiesta, le risorse da trovare per centrare i nuovi target di bilancio e disinnescare l’aumento di Iva e accise scenderebbero da 15-16 a circa 6-7 miliardi. La correzione, ancorché ridotta, “è comunque uno sforzo sostanziale che permetterà di ridurre ulteriormente il deficit nominale e assicurare una discesa del rapporto debito/Pil”, scrive il ministro Pier Carlo Padoan.

TENSIONE SUI BTP. VERSO L’ANTICIPO DEL NUOVO TRENTENNALE

Dopo il parziale recupero di mercoledì, il secondario italiano ha archiviato ieri una seduta in calo, segnata dall’incertezza politica e dalle aste spagnole. Ottima performance del Portogallo, con il tasso del decennale tornato in area 3,00% per la prima volta dallo scorso settembre. Il buon dato sul Pil del primo trimestre non è bastato a spingere i titoli italiani: lo spread con la Germania si è riportato a nuovi massimi da inizio maggio, toccando i 196 punti base.

Sul reddito fisso italiano incombe anche l’ipotesi di un nuovo trentennale via sindacato anticipato ad inizio estate: si pensava che il Tesoro si muovesse solo a settembre, ma la prospettiva del voto anticipato impone tempi più stretti. La Spagna invece ha collocato ieri 4,14 miliardi di euro in titoli di Stato con scadenza 2021 e 2066, più 500 milioni del titolo indicizzato all’inflazione con scadenza 2030. L’Italia perde comunque colpi anche verso Madrid: il differenziale si è portato a 69 punti base dai 66 precedenti.

DE PUYFONTAINE , PRIMO PRESIDENTE NON ITALIANO IN TELECOM

Il ceo di Vivendi, Arnaud De Puyfontaine, è diventato presidente di Telecom Italia (+0,1%). L’attuale presidente, Giuseppe Recchi, passa alla vicepresidenza e incassa la fiducia di De Puyfontaine (votato da 10 consiglieri su 15) insieme all’ad di Tim, Flavio Cattaneo. De Puyfontaine ottiene le stesse deleghe di Recchi esclusa la supervisione della security e di TI Sparkle. I tre compongono il comitato strategico assieme a Dario Frigerio e a Franco Bernabé, da ieri guida dei consiglieri indipendenti. Citigroup alza il prezzo obiettivo del titolo da 0,6 a 0,7 euro dopo aver incrementato le stime di Ebitda del 3,3%.

Rimane il punto interrogativo sulla partecipazione, pari al 29,9% dei diritti di voto di Mediaset (+0,40%) che, secondo la delibera dell’AgCom ,è in conflitto con quella in Tim. La stessa Vivendi ha già annunciato un ricorso al Tar, che dovrebbe arrivare a breve, perché per procedere si attendeva il pronunciamento dell’Unione europea.

ATLANTIA GUIDA LA CARICA DELLE UTILITIES

Avanza Enel (+0,5%). L’operatore di rete Open Fiber, controllata da Enel e Cassa Depositi e Prestiti, sta accelerando la posa della rete telefonica in fibra ottica e prevede 2,2 milioni di unità abitative coperte entro l’anno e 3,8 milioni entro il 2018.

Molto bene anche Italgas (+1,53% a 4,784 euro). Il titolo ha ricevuto una serie di promozioni dopo il piano 2017-2023: Deutsche Bank aumenta il target a 3,7 a 4,3 euro (hold), Mediobanca Securities da 4,65 a 5 euro (outperform), Kepler Cheuvreux da 4,8 a 5,1 euro (buy) e Banca Imi da 4,8 a 5,3 euro (add).

Forte rialzo di Atlantia (+3,4% a 25,70 euro, nuovo record storico). Secondo il presidente di Abertis, Salvador Alemany, è improbabile che il governo spagnolo decida di opporsi all’Opa di Atlantia. Alemany ha anche detto di credere che il mercato deciderà di accettare l’offerta.

Via spianata, a quanto pare, anche per l’ostacolo Cellnex, società controllata con il 34% da Abertis che gestisce torri di trasmissione. Per non incorrere nell’obbligo di Opa a cascata, Atlantia, nel caso andasse in porto l’operazione, deve scendere sotto il 30%, vendendo almeno il 4,1% . Sembra che alcune società americane siano interessate a discutere di un possibile acquisto di quote.

DISCO VERDE UE SU MPS, SOS DALLE VENETE AL TESORO

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La Commissione europea ha comunicato di aver raggiunto un accordo di principio con l’Italia per la ricapitalizzazione precauzionale di Banca Mps, che prevede un severo piano di ristrutturazione, tetto agli stipendi dei manager e il burden sharing per azionisti e obbligazionisti subordinati. Mps, si spiega nella nota ufficiale, “venderà il suo intero portafoglio di non-performing loans a condizioni di mercato, per ridurre i rischi nel suo bilancio”, un’operazione da 26 miliardi di euro per la quale la Banca ha annunciato lunedì scorso un negoziato in esclusiva con Atlante e altri investitori fino al 28 giugno.

“Nella misura in cui un dossier si chiude, probabilmente c’è più spazio per lavorare sul nostro”. L’ad di Popolare Vicenza Fabrizio Viola ha commentato così la notizia dell’accordo fra governo e Commissione Ue sulla ristrutturazione di Monte. Pop. Vicenza e Veneto Banca hanno inviato una lettera al Tesoro, sollecitando una soluzione in tempi rapidi per il salvataggio dei due istituti In merito all’eventuale partecipazione di fondi di private equity al capitale aggiuntivo privato necessario per ottenere l’aiuto di stato, Viola si è limitato a rispondere “è un’ipotesi”.

INTESA CEDE SOFFERENZE, UNICREDIT VA IN TOUR

In evidenza sul listino Banco Bpm (+3,17%) e Bper (+2,11%). Intesa è salita dello 0,9%: la Banca ha siglato un accordo per cedere un portafoglio di crediti in sofferenza del valore nominale di 2 miliardi di euro a Christofferson Robb & Company (Crc) e Bayview a un prezzo in linea con il valore netto di bilancio dei crediti.

In discesa Unicredit (-0,7%).La banca guidata da Jean-Pierre Mustier ha raggiunto un accordo con Bank Pekao per la cessione di alcune partecipazioni per complessivi 142 milioni di euro. L’istituto ha inoltre dato mandato a BofA Merrill Lynch, Citi, Hsbc, JP Morgan, SGCib e UniCredit per l’organizzazione di una serie di incontri con investitori in Usa, Canada e Asia dal 5 giugno.

FRENANO FINCANTIERI E TECHNOGYM, VOLANO EXPRIVIA E FALCK

In forte calo Fincantieri (-3,10%) dopo che il presidente francese Emmanuel Macron, a dieci giorni dal voto per le legislative, ha annunciato di voler rivedere il contratto di cessione della maggioranza dei cantieri Stx di Saint Nazaire al gruppo italiano.

In controtendenza rispetto al settore Automotive (+1,6%lo Stoxx europeo) Brembo perde il 1,2%: continua l’eco negativa della cessione di una quota del 3% da parte di Alberto Bombassei.

Falck Renewables ha terminato in rialzo del 4,5%, a 1,254 euro, la quotazione più alta da due anni. Attraverso la sua controllata Geopower Sardegna, il gruppo ha rinegoziato il contratto di finanziamento in Project Financing da 168,1 milioni di euro, aggiungendone ulteriori 26,9 milioni, per un totale di 195 milioni di euro.

Technogym (-5%, a 7,01 euro) è stato il peggior titolo di Piazza Affari. L’azionista di controllo, la Wellness Holding, rende noto di avere completato con successo la cessione di complessive 16.000.000 di azioni ordinarie Technogym, pari all’8% del capitale sociale, ad un prezzo per azione pari a 6,90 euro, per un controvalore complessivo di 110,4 milioni. Wellness controlla ora il 52%del capitale.

Vola Exprivia (+10%). La società internazionale dello Star (neutral, target price 1,15 seondo Banca Akros) ha definito i termini per l’acquisizione del controllo di Italtel.

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