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Borsa: Piazza Affari torna sotto quota 19mila punti

I titoli finanziari spingo al ribasso Piazza Affari, -0,15%, in una giornata fiacca per le borse europee, con Francoforte (+0,6%) più tonica, anche grazie a Deutsche Telekom pronta fare shopping negli Usa. Positiva Madrid, +0,28%; piatta Parigi -0,05%, invariata Londra dove pesa il tonfo di Unilever (-6,56%) dovuto al ritiro dell’offerta da parte di Kraft. Nessuno spunto arriva invece da Wall Street, chiusa per festività.  

Stabile il rapporto euro/dollaro: (+0.01%) a 1,062; si apprezza il Brent +0,3%, 56,12 dollari al barile; oro a 1.238,13 dollari l’oncia (+0,25%).

Lo spread in mattinata sembra pronto a mordere duramente, tornando sopra 190 punti, ma poi mette la museruola. In chiusura il differenziale fra decennale italiano e tedesco segna +1,13%, 187.60 punti, rendimento 2,18%. Un andamento che rispecchia le tante incertezze del momento, a partire da quelle politiche, con Il Pd in mezzo a un difficile guado e Standard and Poor’s che ammonisce: l’Italia è invischiata in una situazione che potrebbe trasformare il 2017 in un anno perso per quanto riguarda le riforme, di cui ha bisogno. La coperta dei conti inoltre è sempre corta. “L’aggiustamento è strutturale – sostiene il ministro Pier Carlo Padovan a proposito della manovra da 3,4 miliardi di euro chiesta dalla UE – quindi anche eventuali miglioramenti delle stime, che si possono peraltro prevedere, non hanno impatto sull’aggiustamento”. Il ministro Graziano Delrio dal canto suo sottolinea che quelli di Alitalia sono problemi seri. A maggior carico: cala la fiducia dei consumatori nell’Eurozona. L’Eurogruppo intanto discute il salvataggio della Grecia a Bruxelles e il presidente Jeroen Dijsselbloem annuncia che i ministri finanziari hanno raggiunto un accordo per preparare un’intesa definitiva con Atene (+1,01% la Borsa ellenica).

A Milano risultano deboli soprattutto i finanziari: Banco Bpm -2,44%; Mediobanca -0,93%; Generali -1,41%, che venerdì ha acquistato 510 milioni di azioni ordinarie di Intesa (-0,18%), pari al 3,04% del capitale della banca; Unicredit -1,16%; Bper -1,07%. Seduta da dimenticare per Poste -1,57%.

Gli acquisti premiano Stm +2,11%, miglior blue chip, che ha ufficializzato una collaborazione con la società Sequans Communications, leader nel LTE per i chipset dell’Internet of Things (IoT). Seduta positiva per Terna, +0,96%, che ha presentato il nuovo piano strategico  2017-2021, annunciando investimenti per lo sviluppo della rete elettrica per 4 miliardi in 5 anni, in crescita del 30% rispetto al precedente piano.

Bene gli industriali, con Buzzi +1,2%; splendente Fiat +1,41%. Fra i petroliferi svetta Eni +0,92%, scende invece Tenaris -1,01%. Bene il lusso con Moncler, +1,24%. La regina dei piumini renderà noto il bilancio a fine febbraio, mentre venerdì scorso, gli analisti di Goldman Sachs hanno alzato il prezzo obiettivo a 23,5 euro confermando la valutazione “buy”.

Fuori dal listino principale si distingue ancora l’aeroporto di Bologna, con un incremento dell’11,4%. Brilla anche Astaldi, +3,48%, sostenuta dalla vittoria, in consorzio con altre società, della gara per costruire l’autostrada Menemen-Aliaga-Candarli in Turchia.

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