Con l’indice Ftse Mib ormai stabilmente sopra i 22.300 punti base e con un rialzo che dall’inizio dell’anno sfiora il 22% (+21,82% per la precisione), la Borsa italiana riacciuffa il primato tra le maggiori piazze azionarie europee.
Grazie al progresso dello 0,7% dell’ultima settimana e al concomitante arretramento dello 0,52% del Cac40 di Parigi, dovuto al crollo della Renault, Piazza Affari ha scavalcato la Borsa francese, che nel 2019 è in rialzo del 20,47% e si colloca al secondo posto nella graduatoria delle principali Borse d’Europa.
La leadership italiana è merito soprattutto dell’avanzamento dei titoli bancari, tra i quali la Banca Popolare di Sondrio, Bper e la Banca Bpm (in odore di consolidamento con Ubi) hanno guidato le danze con un rialzi settimanali superiori al 7%.
Le vicende straordinarie di Gedi-Espresso, di Mediobanca e di Telecom Italia hanno fatto il resto insieme a una manovra di bilancio che, pur criticabile in qualche aspetto (partite Iva, contante, etc) ha comunque evitato l’aumento dell’Iva e avviato la riduzione del cuneo fiscale senza spiacevoli contenziosi con l’Europa ai quali ci aveva abituato il Governo Conte 1.
Al terzo posto tra le maggiori Borse d’Europa si colloca quella tedesca con il Dax30 che dall’inizio dell’anno, malgrado la crisi dell’auto e delle banche che nell’ultima settimana hanno però messo a segno un discreto recupero, guadagna il 19,67%.
Quarta tra le principali Borse europee è quella olandese (+18,29% dall’inizio dell’anno) e quinta quella di Zurigo, che nel 2019 ha segnato un rialzo del 18,22%. Al di fuori delle Borse principali, resta da segnalare il balzo della Borsa di Stoccolma, trainata soprattutto dalla Ericsson (+7,3% nell’ultima settimana), che dall’inizio del 2019 registra un progresso del 20,53%, e di quella di Dublino (+18,40% nell’anno in corso).
Nel mondo solo il Nasdaq, l’indice dei titoli high tech americani, ha fatto meglio del Ftse Mib con un rialzo nel 2019 che è del 23,02, di non molto superiore a quello della Borsa italiana.