Poco mosse le Borse europee in avvio di settimana in linea con la flessione nel finale dei listini asiatici. Debole Piazza Affari -0,05% sopra quota 21.700.
Più marcato il calo di Francoforte – 0,27% che scivola sotto i 12 mila punti e Madrid, giù di mezzo punto. L’obbligazionario dell’area euro è improntato alla cautela, in una giornata in cui il Tesoro renderà noti i dettagli del collocamento a medio e lungo termine in programma l’11 aprile e ancora dominata dall’incertezza sul fronte Brexit.
Il rendimento del Bund decennale tedesco è intorno allo zero. Il Btp decennale staziona attorno a 2,50%.
Debole l’euro è vicino ai minimi da un mese toccati la settimana scorsa, mentre cresce la cautela degli investitori sulle prospettive della moneta unica prima della riunione della Bce di questa settimana. Ma l’indice Sentix sulla fiducia degli investitori ( -0,3 punti da -2,2 di marzo) va meglio del previsto. E’ il dato migliore da novembre 2018.
La sterlina scambia a 1,3064 dollari in rialzo dello 0,2% circa, mentre Theresa May cerca un compromesso con i laburisti all’opposizione a pochi giorni dalla nuova data fissata per l’uscita dall’Ue. Londra -0,1%.
Guadagna posizioni l’oro +0,3%: spinta dagli acquisti dalla Cina.
La crisi libica sostiene i prezzi del petrolio. Il Brent sale dello 0,4% e segna nuovi massimi da novembre a 70,60 dollari, così come il Wti che si spinge in rialzo dello 0,5% a 63,33 dollari il barile.
Eni -0,5%; ha dichiarato venerdì che “la situazione nei campi (in Libia)) è sotto controllo e stiamo monitorando l’evolversi della situazione con molta attenzione. La compagnia non ha personale attualmente presente a Tripoli”. Saipem -0,4%. Stessa variazione per Tenaris.
Sotto i riflettori il settore auto. Brilla Fiat Chrysler +1,50% sull’onda dell’accordo con Tesla per evitare le multe Ue sulle emissioni, calcolate fino a 2 miliardi di euro. Fca verserà a Tesla “centinaia di milioni di euro” per poter conteggiare i veicoli elettrici del costruttore Usa nella propria flotta. Inoltre, l’agenzia di rating Dbrs ha alzato a BBB da BB il merito di credito di Fca con prospettive stabili citando una solida generazione di cassa e una consistente riduzione del debito. Anche Moody’s e S&p, secondo Fidentiis, si apprestano a promuovere il rating. Infine, a completare il quadro delle buone notizie, c’è il patteggiamento per una causa in Usa.
Sale Poste Italiane +1,34% a 8,89 euro su nuovi massimi storici. Deutsche Bank ha avviato la copertura del titolo con Buy e un target price di 10 euro.
Al contrario scivola in terreno negativo Banco Bpm -1,38% dopo che, a margine dell’assemblea di sabato, l’ad Giuseppe Castagna ha aperto a possibili fusioni, escludendo però Banca Mps dal novero dei possibili candidati. Negativa anche Unicredit-0,9%. Salgono Ubi banca + 0,7% e Banca Generali +0,8%. La raccolta di marzo positiva per 536 milioni di euro da 445 milioni di febbraio.
Tim -0,7%. L’ agenzia di rating Fitch ha abbassato il giudizio a livello BB+ (da BBB-) con outlook che migliora a “stabile” da “negativo”.
Da segnalare al di fuori dell’indice principale:
De Longhi +5%, in corsa per l’acquisto di Evoca Gaggia, la società vale circa 1 miliardo di euro.
Vola ePrice a +9,2%. L’azienda ha concluso un accordo con Carrefour italia per la fornitura e la vendita di elettrodomestici negli ipermercati.
Molmed +2%. Il 30 aprile si svolgerà l’assemblea degli azionisti che, in un’unica convocazione, deciderà sul rinnovo degli organi sociali.