Stamane sui mercati finanziari prevalgono i segnali di distensione, sia sul fronte geopolitico che sulla congiuntura. Ma il presidente della banca centrale olandese Klaas Knot ha anticipato che il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) annuncerà oggi un taglio delle stime sulla crescita economica mondiale a causa delle incertezze per la guerra dei dazi tra Usa e Cina e per la Brexit.
Piazza Affari sale dello 0,6% oltre 22.300 punti, in linea con i rialzi di Parigi +0,5% e Madrid +0,4%.
Francoforte +0,6%. L’indice Zew basato sulle aspettative della comunità finanziaria tedesca in ottobre è di poco peggiorato a -22,8 da -22,5 di settembre, il consensus era leggermente più negativo (-26,4). L’indice Zew sulle condizioni attuali, scende a -25,3 da -19,9, consensus a -23,6.
Londra -0,35%. Michel Barnier, il capo dei negoziatori dell’UE su Brexit, ha detto stamattina che un accordo potrebbe arrivare in settimana. “C’è dell’ottimismo, sta cercando di arrivare a un accordo stasera”, ha detto ai giornalisti il ministro degli Esteri del Lussemburgo Jean Asselborn dopo che Barnier ha informato i ministri dell’Unione sugli ultimi sviluppi riguardanti la Brexit. “Altrimenti, avremo probabilmente bisogno di un altro summit questo mese”. Il governatore della Banca dell’Inghilterra, Mark Carney, avverte che il mercato finanziario potrebbe essere molto volatile nelle prossime settimane, con l’avvicinarsi del momento della verità su Brexit. Carney è stato ascoltato oggi da una commissione del Parlamento.
A dare tono alla seduta sono gli ultimi sviluppi del negoziato sui commerci: un portavoce del Ministero degli Esteri di Pechino ha detto che la Cina sta incrementando gli acquisti di derrate agricole e bestiame dagli Stati Uniti. Geng Shuang ha anche riconosciuto l’esistenza di un preaccordo; in precedenza, Pechino parlava solo di miglioramento della trattativa.
I tassi d’interesse statunitensi allo zero percento, l’acquisto di asset e le promesse di politiche di sostegno sono ancora sull’agenda della Federal Reserve per una “ordinaria recessione”, secondo quanto ha dichiarato il presidente della Fed di St. Louis, James Bullard.
Il petrolio Wti è in calo dell’1,8% a 52,6 dollari il barile. I prezzi del greggio continuano a calare oggi, dopo due giorni di dati cinesi deboli. Eni +0,4%. Saipem +0,8%. Saras +2%.
Salgono le banche. Unicredit +0,8 %, Intesa +0,3%: il presidente Gros Pietro ha annunciato che la banca non azzererà gli interessi sui conti. In salita Banco Bpm +1,3%. Ubi Banca +0,4% e Mediobanca +1%. Brilla Poste italiane +1,8%. Banca Generali +3%. Anima Holding +2%.
Tra gli industriali bene Cnh Industrial +0,3%. Citigroup alza il target price a 13 euro. Pirelli +2%. Fiat Chrysler +0,4%. Stm +1%. Prysmian +1%.
Goldman Sachs ha aggiornato i giudizi sul lusso. Ferragamo +0,7%. La banca d’affari taglia il target price a 18,10 euro e alza il target di Brunello Cucinelli a 43 euro.Il titolo vola +5,7%.
Nel resto del listino:
– Buzzi +0,09%. JP Morgan alza il target price a 22 euro. Mediaset +1,4%. Vivendi, secondo azionista del gruppo media, ha ritirato il ricorso d’urgenza presso il tribunale di Amsterdam contro il piano di Mediaset di integrazione delle proprie attività italiane e spagnole in una nuova holding olandese.
– Interpump -8%.