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Borsa ostaggio dello spread a quota 290, giù le banche

Pixabay

Le Borse europee non sono state in grado di proseguire la ripresa avviata da Wall Street e continuata in Asia. Pesa sui listini l’inquietudine per le dichiarazioni del vicepremier Matteo Salvini, che non esclude a violazione delle regole Ue. Piazza Affari, la peggiore, arretra di un punto percentuale abbondate attorno a quota 20.600. In ribasso gli altri mercati: Francoforte -0,6%, Parigi -0,5%, Madrid -0,2%. Poco mossa Londra -0,12%.

L’economia tedesca è tornata a crescere nel primo trimestre, sostenuta da un aumento della spesa delle famiglie e dall’espansione del settore costruzioni: +0,4% in linea con le previsioni degli analisti.

Ma l’attenzione è concentrata sul debito. Continua infatti a crescere lo spread, stressato dalle uscite del ministro degli Interni. Nella seconda parte della mattinata la carta italiana estende le perdite, con lo spread che si mantiene vicino ai 290 punti base sui timori legati alla tenuta del governo e a un eventuale confronto con l’Ue sui conti. La forbice tra i tassi Btp e Bund sul tratto a 10 anni si attesta a 289 punti base dai 281 del finale di seduta di ieri, dopo aver aperto a 284 ed essersi allargata nel corso della mattinata a 290 punti base, il livello più alto dall’8 febbraio. Nei confronti della Spagna la forbice sale a 190 punti.

Il tasso del decennale sale a 2,78% da 2,74% dell’ultima chiusura. Il rendimento del benchmark decennale tedesco scambia a -0,11%, minimo da ottobre 2016. Intanto dal bollettino “Finanza pubblica, fabbisogno e debito” di Banca d’Italia è emerso che a febbraio il controvalore del portafoglio di titoli di Stato italiani detenuto da soggetti esteri è sceso a 645,537 miliardi dai 650,271 miliardi di gennaio.

Il petrolio Brent perde lo 0,6%. Stamattina l’International Energy Agency, taglia di 90.000 barili la stima di crescita della domanda di petrolio per il 2019, a causa del rallentamento della richiesta in arrivo da Brasile, Cina e Giappone. E’ la prima revisione al ribasso da ottobre del 2018. Oggi pomeriggio alle 16.30 saranno diffusi i dati sulle scorte di greggio negli Stati Uniti.

Deboli le banche in scia allo spread. Unicredit -1,21% ha diffuso ieri sera un comunicato di smentita, su richiesta Consob, in merito ai retroscena su un’offerta per Commerzbank. e Verd.di, il sindacato tedesco dei bancari, ha messo ieri le mani avanti anticipando una netta opposizione all’eventuale arrivo degli italiani In ribasso anche Ubi Banca -2,68% e Intesa Sanpaolo-1,5%.

Il titolo leader è Salvatore Ferragamo +9%, che ha celebrato il turnaround dopo un lungo periodo di stagnazione. Nel primo trimestre i ricavi sono saliti a 317 milioni di euro, +4% anno su anno, +2% a parità di perimetro, leggermente meglio delle attese, grazie alla spinta dell’area Asia Pacifico. Ebitda rettificato a 34 milioni di euro, due milioni di euro in più dello stesso periodo dell’anno precedente.

Pirelli -0,14%, ha tagliato le previsioni di vendita del 2019 a causa della domanda fiacca in arrivo dai costruttori di veicoli. L’anno dovrebbe chiudersi con un incremento del 3,5% circa, in precedenza la crescita stimata era compresa tra 4% e 6%. I dati del trimestre, ugualmente diffusi ieri, sono in linea con le previsioni.

Stm +0,3%. KeplerCheuvreux alza il giudizio a Buy. Fuori dal paniere principale tengono banco le trimestrali: Gima TT è sospesa per eccesso di rialzo, all’indomani della pubblicazione dei risultati del trimestre.

Datalogic+8%. La società dei lettori ottici chiude il primo trimestre con 115 milioni di euro, in rialzo dell’1% anno su anno, in calo del 2% al netto dell’effetto cambio. Utile in rialzo del 12%, meglio delle attese.

Mediaset +3,6%, chiude il primo trimestre con 12 milioni di euro di utile operativo, in forte miglioramento dalla perdita di 35 milioni di un anno prima Erg -1%. Nel primo trimestre l’Ebitda si attesta a 164 milioni di euro, due milioni di euro in più del risultato dello stesso periodo dell’anno precedente. Utile netto a 54 milioni di euro.

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