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Borsa, ombre sull’auto ma Piazza Affari regge

Settore auto sotto la lente degli investigatori e Spagna sempre più divisa, ma le Borse europee reggono, con l’eccezione di Madrid in calo dello 0,6%, provata dalla situazione catalana. I nazionalisti sono pronti a votare la dichiarazione unilaterale di indipendenza giovedì, anticipando di 24 ore il commissariamento. Wall Street apre cauta, anche se il Dow Jones aggiorna ulteriormente i suoi record.

Milano chiude in rialzo dello 0,14%, 22.379 punti, con Stm +4,32%, in cima al listino principale e Saipem -2,58%, in fondo. Fiat, -0,49%, risulta debole in seguito alle indiscrezioni di Le Monde secondo il quale il costruttore avrebbe mostrato “reticenza a collaborare con i servizi di repressione delle frodi fra il maggio 2016 e gennaio 2017”. Il gruppo guidato da Sergio Marchionne, d’altra parte, si dice pronto a collaborare come ha sempre fatto. Intanto gli uffici di Volkswagen (+0,46% a Francoforte) e Daimler (+0,59%, sempre sul Dax) sono stati perquisiti in giornata nell’ambito dell’indagine dell’Unione europea per un presunto cartello tra i produttori tedeschi.

In questo contesto: Parigi, +0,27%; Francoforte +0,09%; Londra +0,02%. Bene l’obbligazionario: il rendimento del decennale italiano scende al 2,01% e lo spread con il Bund tedesco si ferma a 157.00 punti base, in calo dell‘1,57%. Gli investitori sembrano indifferenti ai referendum consultivi sull’autonomia di Lombardia e Veneto, mentre sono concentrati sulla riunione della Bce di giovedì, quando si parlerà di QE. La convinzione prevalente è che Eurotower sceglierà una riduzione morbida degli acquisti.

L’euro resta debole rispetto al dollaro, con il cross che oscilla intorno a 1,174. Il biglietto verde si apprezza anche nei confronti delle yen, con la moneta nipponica in calo dopo la conferma alle elezioni del premier Shinzo Abe e le probabilità a favore del mantenimento di una politica monetaria ultra espansiva. L’indice Nikkei di Tokio d’altra parte ha fatto il record (+1,11% a 21.696 punti).

Il petrolio cambia segno nel corso della seduta, con il Brent attualmente in calo dello 0,5%, 57,29 dollari al barile. Stabile l’oro. In Piazza Affari riprende colore Bper, +1,46%, anche in scia alla notizia che la controllata Banco di Sardegna ha avviato un’analisi in vista di un possibile deconsolidamento di larga parte dei propri crediti in sofferenza attraverso una cartolarizzazione.

In una settimana ricca di trimestrali Italgas apre le danze superando le aspettative e viene premiata in Borsa, +2,15. Bene Buzzi +1,63% e Campari +1,01%. I titoli peggiori, dopo Saipem, risultano Mediaset -1,43%; A2a -0,97%; Ynap -0,86%; Atlantia -0,84%.

Fuori dal listino principale vanno su di giri i titoli del real estate come Aedes +4,63%, sulla possibilità che l’attuale normativa sui Piani Individuali di Risparmio (PIR) possa applicarsi anche ai titoli del settore immobiliare, come richiesto da tempo dalle società coinvolte per attrarre investimenti sul comparto.

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Categories: Finanza e Mercati