Seduta pesante per le Borse europee che a metà giornata segnano forti perdite nel giorno in cui entrano in vigore i nuovi dazi Usa su decine di Paesi, tra cui in particolare quelli sulla Cina al 104 per cento. Dopo che l’ipotesi – una speranza a dire il vero – di un negoziato con gli Stati Uniti aveva spinto ieri i mercati, oggi ritorna il nervosismo sugli indici azionari. Trump ha annunciato l’intenzione di estendere le tariffe anche al comparto farmaceutico, finora rimasto escluso e ne risente così la Borsa di Zurigo che affonda oltre il 4%. A Milano crolla Recordati.
Il Ftse Mib viaggia in nettissimo ribasso con perdite oltre il 3%. Nessun titolo si salva, tonfo deciso per gli energetici, colpiti soprattutto Saipem ed Eni. In forte ribasso Leonardo, Stmicroelectronic e Stellantis.
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Sul fronte valutario, perde quota il dollaro rispetto all’euro. La moneta europea viene scambiata a 1,105 dollari (+0,88%), e guadagna anche rispetto alla moneta giapponese, a 160,7 yen (+0,30%). Il dollaro perde anche rispetto allo yen a 145,45 (-0,53%).
Nel mercato obbligazionario, lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi sale a 129 punti, in netto rialzo rispetto alla chiusura di ieri a 122. Il tasso sale al 3,957%, in aumento di 10 punti base.
Dopo un rimbalzo in mattinata i future di Wall Street sono negativi in calo di oltre l’1%.
In Germania, c’è finalmente l’accordo di governo: l’Unione (Cdu-Csu) guidata da Friedrich Merz ha annunciato il raggiungimento di un accordo di coalizione con la Spd per la formazione del nuovo governo tedesco.