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Borsa oggi 9 aprile: la risposta della Cina ai dazi di Trump trascina nel baratro l’Europa e Milano, giù anche il petrolio – DIRETTA

Pioggia di vendite su Piazza Affari e su tutti i listini europei dopo che la Cina ha replicato agli Stati Uniti sui dazi, alzando il livello della guerra commerciale – Segui la DIRETTA

Borsa oggi 9 aprile: la risposta della Cina ai dazi di Trump trascina nel baratro l’Europa e Milano, giù anche il petrolio – DIRETTA

I mercati azionari europei hanno accelerato le loro perdite dopo che la Cina ha annunciato misure di ritorsione contro l’offensiva doganale statunitense, con una tassa aggiuntiva ora all’84% sui prodotti Usa. Intorno alle 13.20 la Borsa di Parigi è scesa del 3,59% e quella di Francoforte del 3,49%, dopo aver perso brevemente più del 4%. Alla stessa ora Londra è scesa del 3,29%, Milano del 3,42% e la Borsa svizzera del 3,34 per cento.

Si acuisce dunque il nervosismo sugli indici azionari. Nel mentre, Trump ha annunciato l’intenzione di estendere le tariffe anche al comparto farmaceutico, finora rimasto escluso. Ne risente così la Borsa di Zurigo che affonda oltre il 4%.

Il Ftse Mib viaggia in nettissimo ribasso. Nessun titolo si salva, tonfo deciso per gli energetici, colpiti soprattutto Saipem ed Eni. In forte ribasso Leonardo, Stmicroelectronic e Stellantis. Crolla pure Recordati.

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Crolla pure il prezzo del greggio alla Borsa di New York dopo la risposta cinese sui dazi. Un barile di Wti viene infatti scambiato a 55,47 dollari, in calo del 6,90% rispetto al prezzo dell’ultima rilevazione di ieri.

Sul fronte valutario, perde quota il dollaro rispetto all’euro. Nel mercato obbligazionario, lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi sale a 129 punti, in netto rialzo rispetto alla chiusura di ieri a 122. Il tasso sale al 3,957%, in aumento di 10 punti base.

Apertura contrastata per Wall Street: il Nasdaq tiene, giù S&P 500 e Dow Jones.

In Germania, c’è finalmente l’accordo di governo: l’Unione (Cdu-Csu) guidata da Friedrich Merz ha annunciato il raggiungimento di un accordo di coalizione con la Spd per la formazione del nuovo governo tedesco.

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