L’Orso si aggira ovunque. Non ci sono fattori positivi sui mercati che possano indurre a portare al rialzo i titoli azionari: dalla delusione per l’attesa conferenza stampa delle autorità di Pechino che avrebbero dovuto dare dettagli al piano di stimolo, al calo di Wall Street, alle tensioni in Medio Oriente.
Scambi in ribasso per la Borsa di New York, che accusa una flessione dello 0,94% sul Dow Jones; sulla stessa linea, vendite diffuse sull’S&P-500, che chiude la giornata in calo dell’1% a 5.696 punti. In discesa tutti i comparti dell’S&P 500. Nella parte bassa della classifica del paniere S&P 500, sensibili ribassi si sono manifestati nei comparti utilities (-2,32%), telecomunicazioni (-1,97%) e beni di consumo secondari (-1,92%).
In rosso anche il Nasdaq 100 (-1,17%) anche se Nvidia sale del 2,29%, mentre sotto pressione è Tesla Motors, con un forte ribasso del 3,70%. Sulla stessa linea, in discesa l’S&P 100 (-1%).
Cina esplode ma poi arretra, delusa per la mancanza di dettagli all’azione di stimolo
Gli investitori che speravano in una ripresa strepitosa del rally azionario cinese, dopo la settimana di vacanza nella Cina continentale, sono rimasti delusi oggi dopo che i responsabili politici di Pechino hanno offerto solo ampie pennellate rispetto ai piani di stimolo in una conferenza stampa da cui invece tutti si aspettavano dettagli importanti. La Commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme (NDRC) si è limitata a dire di essere “pienamente fiduciosa” di raggiungere i propri obiettivi, ma non ha fornito nessuno dei dettagli che gli investitori desiderano sulle aggressive misure di stimolo della Cina.
“La conferenza stampa di martedì del massimo responsabile della pianificazione economica cinese avrebbe dovuto essere il grande momento, quello in cui Pechino avrebbe sfoderato un bazooka di stimolo”, ha commentato in una nota Stephen Innes, Managing Partner di SPI Asset Management. “È chiaro che il mercato voleva di più e la riluttanza di Pechino a lanciare un pacchetto più consistente sta sollevando seri dubbi sulla sostenibilità di questo rally”, ha aggiunto Innes.
Pechino sta lottando per sostenere la crescita quando è a rischio l’obiettivo per il 2024 di un Pil a “circa il 5%”, secondo molti analisti, per la profonda crisi immobiliare, il rischio di deflazione, i consumi deboli e la disoccupazione giovanile schizzata ad agosto al 18,8%.
Gli indici azionari chiave della Cina continentale, dopo una settimana di vacanza, hanno riaperto col botto le contrattazioni segnando i massimi degli ultimi due anni e con guadagni fino al 10%, ma poi i guadagni sono stati rapidamente ridotti e l’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen è in rialzo del 6%.
Hong Kong e Tokyo in netto calo. In Corea Samsung -1,5%
In netto contrasto con la Cina continentale, le azioni di Hong Kong hanno mostrato un mare di rosso in tempesta, con l’indice Hang Seng precipitato di oltre il 10% in un punto per poi recuperare a -8%.
Inizialmente gli analisti hanno attribuito la divergenza al tentativo delle azioni cinesi di recuperare terreno, poiché Hong Kong era cresciuta, mentre la Cina continentale era in vacanza, ma è stato presto chiaro che i mercati erano delusi dalla mancanza di misure di stimolo specifiche da parte di Pechino.
La borsa di Tokyo risente dalla chiusura in ribasso degli Usa: l’indice Nikkei è a -1,3%. Poco mosso il cambio dollaro yen a 148. In Giappone gli stipendi base dei lavoratori sono cresciuti a un ritmo record in agosto, + 2,9% anno su anno, in accelerazione dal 2,6% di luglio, ha riferito il ministero del Lavoro. Meno favorevole l’andamento dei salari reali, diminuiti dopo essere cresciuti negli ultimi due mesi, inoltre, un altro rapporto ha mostrato che la spesa delle famiglie è scesa. L’andamento dei salari è uno degli indicatori più seguiti dal governo e dalla Banca del Giappone nella speranza che vengano stimolati i consumi e metter fine alla deflazione.
La borsa della Corea del Sud è in calo dello 0,5%. Samsung Electronics perde l’1,5% dopo aver presentato dati del trimestre inferiori alle stime. Il colosso dell’elettronica ha chiuso scusa agli investitori per i risultati deludenti. Jun Young-hyun, appena nominato responsabile del core business dei semiconduttori, ha promesso di rivedere l’organizzazione. In un altro documento, la più grande azienda coreana ha confessato i ritardi nella consegna di un tipo di chip chiave utilizzato con i processori di Nvidia per l’addestramento dell’intelligenza artificiale, questi problemi hanno consentito alla rivale SK Hynix di dominare l’arena delle cosiddette memorie ad alta larghezza di banda.
Petrolio arretra, ma resta il focus sul Medio Oriente
I prezzi del petrolio sono scesi martedì, in parte a causa degli eventi in Cina, anche se è stato dovuto anche a un leggero passo indietro rispetto a un forte rally all’inizio della settimana sugli sviluppi in Medio Oriente. Hezbollah ha lanciato razzi su Haifa e Israele sembra pronta a espandere la sua offensiva in Libano, mentre Hamas ha giurato di risorgere “come una fenice”, a un anno dall’inizio della guerra. Inoltre, l’esercito iraniano ha elaborato 10 possibili scenari di risposta nel caso in cui Israele desse seguito alle sue minacce di attaccare il Paese. Le preoccupazioni relative alle interruzioni delle forniture di petrolio dall’Iran avevano portato i future sul Brent e sul greggio statunitense in rialzo di oltre il 10% nell’ultimo mese. Oggi il greggio del Texas è in calo, -1,5% a 76 dollari il barile.
Borse europee viste aprire in calo
Il calo visto negli Usa, la delusione per gli stimoli cinesi e i timori per un’escalation in Medio Oriente contagiano le borse europee che sono viste aprire in calo, sulla base dei futures: I futures EUROSTOXX 50 sono in calo dell’1,1%.
In Germania la produzione industriale ad agosto ha registrato un +2,9% mese su mese, ben oltre la stima del consenso a +0,6% mese su mese e in netta ripresa rispetto al dato precedente di un -2,4% mese su mese. Su base annua, invece, è scesa del 2,7%
EssilorLuxottica fa shopping in Asia e investe circa 180 milioni per rilevare il 5,2% della Nikon. L’ingresso risale ad agosto e solo con gli ultimi acquisti è stata superata la soglia. Il mercato attende ora l’arrivo del colosso Meta nel gigante degli occhiali
Stellantis ha detto di aver intentato altre otto cause contro la United Auto Workers e 23 unità locali, ritenendo che il sindacato abbia violato il contratto minacciando di scioperare per i ritardi dell’azienda negli investimenti previsti. Intanto S&P ha rivisto l’outlook a negativo per il crollo della redditività nel 2024 e ha confermato i rating BBB+/A-2 sul gruppo automobilistico.
Stm potrebbe risentire del fatto che Samsung Electronics ha presentato dati trimestrali inferiori alle aspettative e che Bernstein ha tagliato il target price da 38 a 32 euro.
Unieuro. Fnac Darty ha ridotto la soglia minima per aderire all’opa dal 90% al 66,67% del capitale della società, che riflette la determinazione di Fnac darty e Ruby di portare a termine con successo l’offerta pubblica sulla società.
In agenda oggi
Alle 14:30 è in agenda la bilancia commerciale ad agosto degli Stati Uniti (precedente: -78,8 miliardi di dollari) e alle 14:55 l’indice settimanale Redbook (precedente: +5,3% anno su anno). Inoltre, è prevista la riunione dell’Ecofin a cui partecipa il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos. In giornata sono previsti anche gli interventi di alcuni esponenti della Bce (Schnabel e McCaul) e della Fed (alle 9 Kugler, alle 18:45 Bostic e alle 22 Collins).