Le Borse europee chiudono in rosso, appesantite da dati economici deludenti e incertezze globali. Parigi perde 0,55%, Francoforte scende 0,53%, e Londra chiude a -0,33%, mentre Milano, pur segnando una flessione dello 0,18%, si mantiene sopra i 37mila punti, ai massimi da gennaio 2008. A pesare sull’umore dei mercati sono stati soprattutto i dati sull’occupazione negli Stati Uniti, con soli 143mila posti di lavoro creati a gennaio, ben al di sotto delle aspettative. Wall Street, di riflesso, si muove in modo incerto, con gli indici che oscillano attorno alla parità.
A Piazza Affari, la giornata ha visto Iveco volare con un sorprendente +21,54% grazie ai risultati sopra le attese e all’ipotesi di uno spin-off della divisione difesa. Tim si è distinta con un +6,28%, alimentata da voci su un possibile interesse da parte di Iliad. In negativo, il settore bancario ha sofferto: Bper Banca ha subito un duro colpo con un calo del -7,57% a causa dell’Ops su Banca Popolare di Sondrio, che ha guadagnato +5,39%. Anche Nexi (-4,43%), Fineco (-4,01%) e Inwit (-3,57%) hanno chiuso in forte ribasso, con il mercato che ha mostrato segni di debolezza generale.
Lo spread tra Btp e Bund resta sui minimi da ottobre 2021, a 106 punti, mentre il petrolio continua a guadagnare terreno, con il Wti che supera i 71 dollari al barile e il Brent vicino ai 75 dollari. L’euro rimane stabile a 1,0368 dollari, senza grandi scossoni.
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