Davanti ai porti turchi, segnala Bloomberg, si è creata una coda di 19 petroliere in attesa di indicazioni da parte degli armatori dopo l’introduzione del price cap e il divieto di trasportare petrolio russo. Anche i mercati finanziari danno la sensazione di attendere un segnale dalle banche centrali prima di prendere una rotta precisa. Di qui una situazione di stallo che ha ridimensionato l’ottimismo della passata settimana.
Borsa oggi 6 dicembre: future in rosso dopo lo scivolone Usa
I future europei segnalano una partenza in pallido rosso, calma piatta anche a Wall Street. Nella notte è arrivata la notizia dell’aumento dei tassi di un quarto di punto da parte della Banca Centrale dell’Australia. L’istituto ha precisato che saranno necessari altri ritocchi al rialzo nel 2023.
- A frenare la spinta del Toro sono i dati buoni, troppo buoni, in arrivo dagli Usa. Gli ordini all’industria e gli indici sull’attività dei servizi suggeriscono l’immagine di un’economia in salute, perciò capace di sopportare una nuova robusta salita dei tassi. Le previsioni confermano che l’aumento di metà dicembre sarà solo di mezzo punto, ma l’asticella dei tassi, in primavera, salirà oltre la barriera del 5%.
- Immediata la retromarcia dei mercati americani. Il Nasdaq ha lasciato sul terreno l’1,93%, l’S&P l’1,59%. Dow Jones – 1,4%.
Festa triste per Walt Disney, cala la domanda di Tesla
- Malinconica festa per Walt Disney -3,52%. Il primo lunedì di dicembre è dedicato al ricordo del padre di Topolino. Ma quest’anno, fa notare Gabriel De Bach di eToro, c’è ben poco da festeggiare: “da gennaio il titolo Disney registra un calo del 36%, portando a 440 le sedute al di sotto del suo ultimo massimo, registrato in data 8 marzo 2021. Il titolo Disney che si posiziona in terzultima posizione di performance da inizio anno tra i titoli presenti nel paniere Dow Jones 30, al di sopra solamente delle tecnologiche Intel e Salesforce. Mentre nel paniere dello S&P 500 la classifica non è delle migliori con una posizione al 435° posto”.
- Ancor più mesta la giornata di Tesla -6,4 sull’onda della notizia della frenata della produzione dello stabilimento di Shanghai: la domanda cinese risulta in calo di un buon 20% sulle previsioni.
A Pechino riaprono i supermercati, Borse Asia contrastate
- Anche la Cina, del resto, frena la corsa dopo l’aumento boom di lunedì. L’Hang Seng di Hong Kong perde l’1%, dopo il +4,5% di ieri. CSI 300 +0,5% ritocca al rialzo i massimi da tre mesi.
- In Cina, sono stati registrati 27.164 nuovi positivi, in lievissimo calo dal giorno precedente. Lunedì è stato l’ottavo giorno consecutivo di flessione dei contagi: il 27 novembre era stato toccato il record a 38.080. Stanotte anche le autorità cittadino di Pechino hanno comunicato che non serve più il test negativo per poter entrare in una serie di luoghi chiusi pubblici. Nelle ore precedenti, provvedimenti simili erano stati annunciati da alcuni importanti municipalità.
- Nikkei di Tokyo +0,3%. Kospi di Seul -0,8%.
- S&P ASX 200 di Sidney in calo dello 0,5% dopo le comunicazioni della banca centrale dell’Australia sui tassi: il costo del denaro è stato incrementato di 25 punti base, come da attese.
Le Borse europee reggono, spread a 189
- I mercati azionari europei hanno vissuto una seduta più tranquilla rispetto agli Usa. Milano è arretrata dello 0,30% in linea con le altre piazze. I listini del vecchio continente reggono bene, dopo un rally di oltre il +20% in meno di due mesi.
- Seduta di assestamento anche per i bond governativi. Il Btp decennale a 3,74%: il tasso reale sulla scadenza a dieci anni è sceso di 3 punti base a quota 1,31%, è il livello più basso da settembre. Da inizio anno è cresciuto di 189 punti base. Bund tedesco 1,88%.
Lane (Bce): i tassi sono vicini al picco
- La Banca Centrale Europea dovrà aumentare i tassi di interesse ancora diverse volte, anche se l’inflazione è ormai vicina al suo picco.
Lo ha dichiarato il capo economista Philip Lane in un’intervista al quotidiano Mf in edicola oggi. “Ci aspettiamo che saranno necessari altri aumenti dei tassi, ma molto è già stato fatto”, ha detto Lane al quotidiano. “Sarei ragionevolmente fiducioso nel dire che è probabile che siamo vicini al picco”.
Petrolio stabile, ieri sulle montagne russe
Poco mosso stamane il petrolio: Brent a 83,0 dollari, Wti 77,2 dollari. Ieri, giorno in cui sono scattate le sanzioni imposte dal G7 sul greggio esportato dalla Russia, le quotazioni hanno registrato un forte ribasso in chiusura –3.5% dopo esser arrivato a guadagnare oltre il +3% in scia alle notizie di progressiva riapertura alla circolazione in Cina.
Gas Naturale europeo a 134,7 euro per mwh, poco mosso, in attesa di sviluppi sul price cap europeo.
Crescita zero per i chips, calano gli impieghi bancari
Banca Generali ha raccolto in novembre 501 milioni di euro, +5,1 miliardi da inizio anno. Le banche italiane dovrebbero registrare nel 2023 il primo calo degli impieghi anno su anno, dopo otto anni di aumenti.
Stm. Le vendite globali dei semiconduttori hanno registrato crescita zero in novembre, rispetto ad ottobre. Anno su anno il calo è del 4,6%.
WeBuild ha fatto sapere che non procederà all’acquisto di Clough ed ha firmato il contratto relativo alla realizzazione di alcune tratte della Pedemontana.