Dopo un avvio incerto, le Borse europee procedono contrastate cercando di comprendere cosa succederà nel nebuloso quadro delle politiche commerciali e estere dell’amministrazione Trump.
Oltre ai dazi, a preoccupare gli investitori è la proposta di Donald Trump di un ‘takeover’ della Striscia di Gaza da parte degli Usa, per trasformarla nella Riviera del Medio Oriente dopo che i palestinesi saranno reinsediati altrove.
Sul fronte finanziario, sui listini continentali pesa la debole chiusura di Wall Street ieri in scia ai deludenti risultati di Alphabet, mentre Tokyo ha registrato una seduta volatile per i timori di un aumento dei tassi di interesse da parte della Banca del Giappone.
In questo contesto Milano, Parigi, Amsterdam, Francoforte, Zurigo e Londra viaggiano in ribasso, mentre Madrid corre in scia all’exploit di Banco Santander dopo i conti. In ribasso i future sugli indici americani a Wall Street, dopo le trimestrali di Google e di Amd che non hanno soddisfatto il mercato.
A Piazza Affari occhi puntati sulle banche, dopo i conti di Intesa Sanpaolo e la mossa di Unicredit che ha notificato ieri sera al Governo l’offerta su Banco Bpm, secondo la normativa sul golden power.
Le prese di beneficio colpiscono invece Ferrari, in ribasso dopo il rally di ieri e il taglio del giudizio a equal-weight da parte di Barclays. Vendite anche su Prysmian, Nexi e Iveco. Fuori dal listino delle blue chip viaggia in convinto rialzo Fincantieri che ha ricevuto un maxi ordine per quattro nuove navi da crociera.
Sugli altri mercati, l’oro ha toccato un nuovo massimo storico, con la consegna spot che procede a quota 2.868,86 dollari l’oncia. Lo spread tra Btp e Bund aumenta a 109 punti base. In calo il petrolio con il Brent a 75,68 dollari al barile. Gas sopra 52 euro (+1%).
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