La Fed spegne in Borsa l’entusiasmo del Toro (Milano -0,42%) mentre i rendimenti dei treasury biennali, i più sensibili ai movimenti dei tassi, salgono ai massimi dal 2007. Lo spread tra decennale italiano e tedesco chiude con una fiammata finale a 228 punti base (+5,19) per un rendimento del Btp 10 anni al 4,41%. E la sterlina, nonostante un aumento di 75 punti base dei tassi inglesi, arretra del 2%. Le parole di Jerome Powell hanno spazzato via l’euforia che aveva provocato il minirally di fine ottobre. Ma per scovare una nota lieta all’orizzonte bisogna guardare più in là, nei listini d’Oriente. Ecco dunque cosa può succedere in Borsa oggi 4 novembre.
Borsa oggi 4 novembre: rimbalzano i listini cinesi in festa per l’arrivo di Scholz
Stamane la Borsa di Hong Kong, in rialzo del 5,7%, sta per terminare la sua miglior settimana dal 2015, con un guadagno del +9%. Si riparla di un imminente ripensamento a proposito delle politiche di contrasto alla diffusione della pandemia, a tutto vantaggio del CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen: +2,7% (+5,8% il bilancio settimanale provvisorio). Nella settimana dei grandi crolli dei Big tecnologici a Wall Street lo Hang Seng Tech sale di oltre il +7%, movimento che porta il rialzo settimanale a ridosso del +16%.
Un cambio di rotta? Non proprio, visto che Barclays rivede al ribasso le previsioni sul Pil della Cina per il 2023 al 3,8% dal 4,5%. Ma la geopolitica aiuta a capire il cambio di umore: a Pechino è approdato il premier tedesco Olav Scholz per una visita assai criticata in Occidente per l’intenzione di cedere alla cinese Cosco un terzo del porto di Amburgo. Ma il Drago esulta: l’agenzia Xinhua ha riportato che Xi si aspetta di poter lavorare con la Germania alla pace mondiale. Sull’aereo con Scholz, il primo capo di stato europeo ad arrivare in Cina dopo la pandemia, ci sono i top manager delle più importanti aziende tedesche (BASF, Volkswagen AG, Deutsche Bank e BioNTech).
L’auto frena l’Europa: Bmw lancia l’allarme
Un salto di qualità nelle relazioni con la Cina può essere una soluzione per affrontare la crisi dell’auto made in Germany, ieri emersa con il warning di Bmw che ha finito con il contagiare l’intero settore automotive europeo, Stellantis e Pirelli comprese.
E’ stata una seduta grigia per tutti i listini con l’eccezione di Londra +0,61%. Nonostante l’aumento del costo del denaro, il governatore della Boe ha rincuorato la City: la banca non intende andare oltre perché riconosce il rischio di una grave recessione.
Le Borse Europa dovrebbero aprire in rialzo, future dell’indice EuroStoxx+0,4%.
Wall Street in calo, s’aggrava la crisi della Silicon Valley
Wall Street ha chiuso in calo, per effetto delle vendite sui tech. Nasdaq-1,7%, molto meno pesante il calo del Dow Jones-0,5%. Quarta seduta di ribasso per l’S&P500 -1,1%.
Nuovo segnale di crisi del mondo tech: PayPal (la società in cui prese il via la straordinaria carriera di Elon Musk) ha tagliato le stime sui ricavi dell’ultimo trimestre dell’anno. Il titolo è arrivato a perdere quasi il -10%. Intanto Amazon -3%, caduta su minimi da aprile 2020, ha anunciato il blocco delle assunzioni. Meta (Facebook) -1,8% ha aggiornato i minimi dal 2016, Alphabet (Google) -4% è caduta su nuovi minimi da gennaio 2021,
Si stringe la forbice sui Treasury, segnale di recessione
Il Treasury Note a dieci anni si è portato a 4,12% di rendimento, da 4,10% di ieri. Il biennale è a 4,70%. Il differenziale tra i due rendimenti, pari a -57 punti base, non è mai stato così basso negli ultimi quarant’anni.
Euro dollaro a 0,978: il cross è in rialzo dello 0,3%, primo segno positivo davanti alla variazione, dopo quattro sedute consecutive di ribasso.
La Borsa di San Paolo del Brasile, rimasta chiusa il giorno prima, ha terminato la seduta poco sotto la parità.
Gas picco a 135 euro. Aie: non abbassare la guardia
Petrolio in rialzo del +2%, Brent a 96,30 dollari. Le aspettative di un’accelerazione dell’economia della Cina, in caso di impostazione di una nuova politica di gestione sulla pandemia, si fanno sentire sui mercati dell’energia.
Gas europeo -0,3% a 125 euro, dopo aver toccato un picco a 139 euro. La premier Meloni, in visita a Bruxelles, ha auspicato che vengano presi al più presto provvedimenti a livello UE di contenimento del prezzo. La pensa così anche l’AIE, l’agenzia internazionale dell’Energia: l’Europa deve agire immediatamente per prevenire una carenza di gas naturale per il prossimo anno, uno scenario che si verificherebbe se la Russia interrompesse le consegne attraverso i gasdotti e se la Cina dovesse intensificare le sue importazioni di gas naturale liquefatto.
Piazza Affari si affida alle trimestrali. Enel, Leonardo, Tenaris
Sotto i riflettori le trimestrali approvate giovedì pomeriggio.
Enel ha chiuso il terzo trimestre con 4,37 miliardi di euro di Ebitda rettificato, La società ha confermato il raggiungimento dei target 2022 a livello di Ebitda (19-19,6 miliardi), ma con un minore contributo dell’Italia. Non cambiano le indicazioni sul dividendo. Il nuovo piano strategico sarà presentato questo mese.
Tenaris ha chiuso il terzo trimestre con 946 milioni di dollari di Ebitda, contro gli 867 milioni attesi dagli analisti. Molto meglio delle aspettative la redditività, con l’Ebitda Margin al 31,8%. La società si aspetta che le attività di trivellazione crescano ancora nei prossimi mesi, soprattutto in Medio Oriente, questo trend dovrebbe sostenere la domanda di tubi speciali.
Leonardo ha chiuso il trimestre con un calo del 9% anno su anno dell’Ebita, a 201 milioni di euro, leggermente peggio delle attese. Meglio delle aspettative però gli ordini ed il flusso di cassa.
Pirelli ha battuto le aspettative degli analisti nel terzo trimestre, l’utile operativo è cresciuto del 27% anno su anno a 272 milioni di euro.
Safilo. Nel trimestre le vendite nette sono cresciute del 14,9% (+4,6% a cambi costanti, +5,6% crescita organica) a 260,4 milioni di euro.
Dovalue ha perfezionato la cessione di un portafoglio Npl da 450 milioni di euro sul mercato secondario