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Borsa oggi 4 novembre: dollaro in calo dopo gli ultimi sondaggi Usa. Greggio rimbalza dopo l’Opec+. Spicca Seul

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Non potrà che essere una settimana di grande cautela quella che si apre oggi, caratterizzata dalla corsa alla presidenza degli Stati Uniti, ma anche dalle decisioni sui tassi di interesse da parte un di gruppo di banche centrali, tra cui la Fed e la Boe da un meeting chiave delle autorità cinesi sui pacchetti di stimolo. Oggi la scena è stata rubata movimenti delle valute, dal rialzo del petrolio e dal balzo della borsa di Seul.

Dollaro in calo dopo gli ultimi sondaggi Usa

Il dollaro ha perso terreno nella notte dopo il risultato di un nuovo sondaggio in Iowa, Des Moines Register/Mediacom, che mostrava la candidata democratica alla presidenza Kamala Harris in vantaggio sul repubblicano Donald Trump. Il biglietto verde è sceso dello 0,9% sullo yen e dello 0,6% sull’euro, mentre il dollaro australiano sensibile al commercio è rimbalzato dello 0,8%. Questo sondaggio ha un ottimo track record ed è considerato un indicatore di voto negli stati indecisi. La media dei sondaggi di opinione mostra ancora un testa a testa tra i candidati ed è possibile che il risultato del voto sia noto un non-voto mercoledì. Potrebbero esserci anche contestazioni legali sui risultati che potrebbero trascinarsi per settimane. Il titolo di casa Trump, la Trump Media & Technology Group Corp, continua a perdere terreno: l’ultima quotazione mostra un calo di oltre il 13% a 30,56 dollari.

Banche centrali in azione questa settimana

In ogni caso i mercati si aspettano che la Federal Reserve andrà avanti per la sua strada e al termine della riunione del Fomc giovedì taglierà i tassi, indipendentemente dall’esito, con i futures che implicano una probabilità del 98% di 25 punti base, con la probabilità dell’80% di un altro quarto di punto a dicembre, anche se ciò potrebbe facilmente invece cambiare a seconda di chi diventerà presidente eletto.

Questa settimana è anche la volta della Banca d’Inghilterra prevista tagliare di un quarto di punto giovedì, mentre la Riksbank dovrebbe allentare di 50 punti base. La Norges Bank e la Reserve Bank of Australia (RBA) sono viste stare ferme questa settimana.

Petrolio in rialzo dopo il nuovo rinvio dell’aumento della produzione di OPEC+

Lunedì i prezzi del petrolio hanno ampliato i loro guadagni, salendo di oltre 1 dollaro in seguito alla decisione nel fine settimana dell’OPEC+, che comprende l’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio, la Russia e altri alleati, di voler estendere i tagli alla produzione di petrolio fino alla fine di dicembre, rimandando così il previsto incremento dell’output per fare fronte al ribasso dei prezzi. I future sul Brent sono saliti di 1,18 dollari al barile, ovvero dell’1,61%, attestandosi a 74,28 dollari al barile stamane. Il greggio statunitense West Texas Intermediate (WTI) è salito di 1,21 dollari al barile, ovvero dell’1,74%, attestandosi a 70,70 dollari. L’Organizzazione aveva intenzione di iniziare una serie di aumenti mensili della produzione aggiungendo 180.000 barili al giorno a partire da dicembre, ma ora manterrà l’offerta ai livelli attuali per tutto il mese. L’Opec+, che aveva già rinviato l’aumento a ottobre, a giugno scorso aveva delineato una tabella di marcia per ripristinare gradualmente, in tranche mensili, 2,2 milioni di barili al giorno di produzione, un livello non più raggiunto negli ultimi due anni.

Borse asiatiche in rialzo, spicca Seul. Tokyo chiusa

La settimana inizia in Asia Pacifico con le borse della Cina positive in attesa dei dettagli sui pacchetti di stimolo in settimana, mentre il mercato finanziario del Giappone è chiuso. Il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen è in rialzo dello 0,5%. Il Comitato Permanente del Congresso Nazionale del Popolo, il massimo organo legislativo cinese, si riunisce a Pechino dal 4 all’8 novembre e alcuni analisti puntano su almeno 2.000 miliardi di yuan (280 miliardi di dollari) di stimolo fiscale, a integrazione del pacchetto di stimoli monetari presentato a fine settembre. “Ci aspettiamo che vengano annunciate le cifre di massima relative alle quattro componenti principali indicate dal Ministero delle Finanze a metà ottobre, ossia la ristrutturazione del debito degli enti locali, la stabilizzazione del mercato immobiliare, l’iniezione di capitale bancario e il sostegno alla domanda interna”, si legge nel report di Bloomberg intelligence firmato dagli economisti Chang Shu, David Qu ed Eric Zhu.

Oltre 5.300 società quotate in Cina hanno registrato una crescita dell’utile netto nel terzo trimestre del 2024. Secondo quanto indicava venerdì sera l’agenzia cinese Xinhua, le 5.368 società quotate sulle Borse cinesi hanno che hanno pubblicato i report trimestrali hanno registrato un totale di profitti netti di 1.520 miliardi di yuan (circa 213,7 miliardi di dollari), in aumento del 4,9% su base annua. Nei primi nove mesi dell’anno, queste società hanno investito 1.100 miliardi di yuan in attività di ricerca e sviluppo, con una crescita annua del 3,9%.

Si mette in luce la borsa di Seul, indice KOSPI +1,4%. Il principale partito di opposizione della Corea del Sud, il Partito Democratico, ha accoolto la proposta del governo di eliminare l’imposta sui redditi da investimenti finanziari, ha dichiarato stanotte il suo leader, Lee Jae-myung. Il ceo di Nvidia, Jensen Huang, ha chiesto al produttore sudcoreano SK Hynix di anticipare di sei mesi la fornitura dei chip di memoria di nuova generazione ad ampia larghezza di banda HBM4. Nvidia detiene oltre l’80% del mercato globale dei chip AI.

Borse europee viste aprire in cauto rialzo. Occhi a Eni, Unieuro, Moncler

Le borse europee sono viste aprire in cauto rialzo, sulla base delle indicazioni del Future Euro Stoxx 50 Dic 2024 che quota in rialzo dello 0,22%.

Ryanair. La compagnia aerea low cost ha dichiarato oggi che le tariffe medie sono diminuite del 10% nei sei mesi conclusi a settembre, determinando un calo del 18% su base annua degli utili del primo semestre, ma che le prenotazioni del trimestre in corso sono sembrate solide e la debolezza dei prezzi dei biglietti si stava attenuando. L’utile al netto delle imposte per il primo semestre dell’anno fiscale di Ryanair è stato di 1,79 miliardi di euro (1,95 miliardi di dollari), appena al di sotto degli 1,8 miliardi di euro di utile previsti da un sondaggio aziendale tra gli analisti.

Eni ha annunciato di aver perfezionato l’accordo per la cessione a Hilcorp del 100% degli assets di Nikaitchuq e Oooguruk detenuti in Alaska per un valore di 1 miliardo di dollari. L’operazione, che ha ricevuto l’approvazione da parte di tutte le autorità competenti, riporta una nota, è in linea con la strategia di Eni focalizzata sull’ ottimizzazione delle attività upstream tramite un ribilanciamento del proprio portafoglio e la dismissione di asset non strategici. Nell’ambito della struttura finanziaria di Eni a supporto della strategia di crescita, ricorda ancora la nota, la società si è impegnata a conseguire entrate nette di portafoglio pari a 8 miliardi di euro nell’arco del Piano 2024-27.

Tim, rispondendo ad alcune indiscrezioni riportate dalla stampa, ha precisato che l’azienda sta valutando la possibilità di attribuire un sistema di incentivazione straordinaria tra le 3 e le 18 mensilità, per una platea di 350 persone, fino ad un massimo di 20 milioni di euro, che non incide sulle guidelines fornite al mercato.

Unieuro. Riapertura dell’opa volontaria di acquisto e scambio promossa da Fnac Darty su Unieuro che termina l’8 novembre. Su richiesta della Consob, Morgan Stanley ha specificato domenica di essere salita oltre il 10% (10,2%) di Unieuro attraverso i suoi fondi (il 23 ottobre scorso) quasi raddoppiando la posizione sulla società, di non agire d’accordo con parti terze e che nei prossimi 6 mesi potrebbe acquisire/cedere ulteriori azioni o strumenti finanziari in Unieuro, “in particolare nel contesto della facilitazione delle attività correlate ai clienti e in linea con il nostro normale corso aziendale. Ciò potrebbe comportare che le partecipazioni di Morgan Stanley superino/scendano al di sotto della soglia rilevante del 10%”.

Moncler. Miss Tweed, sito specialistico su lusso e moda, ha riportato “crescenti voci di settore” secondo cui Moncler potrebbe prendere in considerazione l’idea di fare un’offerta per la britannica Burberry, quotata alla Borsa di Londra, per creare un gigante specializzato nell’abbigliamento outdoor. Moncler ha detto di non commentare “voci infondate”.

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